Ingredienti
- 400gr Friarielli
- 6 Uova
- 40gr Parmigiano Reggiano
- 30gr Pecorino
- 1 spicchio Aglio
- 6 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Frittata con Friarielli alla Napoletana
La Frittata con Friarielli alla Napoletana è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per la Frittata con Friarielli alla Napoletana
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pulire, lavare, scolare i friarielli,
tagliarli a pezzi e tenere da parte.
In una ciotola sbattere le uova, con parmigiano,
pecorino, 1 pizzico di sale, pepe con i rebbi di una forchetta
e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a lessare i friarielli per 15 minuti a fiamma moderata.
Scolarli.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 3 cucchiai di olio evo.
Unire i friarielli lessati, lo spicchio d’aglio
e schiacciarlo con i rebbi di una forchetta e rosolarli per 10 minuti a fiamma moderata,
mescolare di tanto in tanto.
Mettere i friarielli in una ciotola
e far raffreddare.
Mettere i friarielli nelle uova sbattute
e mescolare.
Nella padella apposita per frittata mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo
o in una padella antiaderente.
Versare le uova sbattute con i friarielli in padella
e quando la frittata inizia a rapprendersi
scuotere la padella in modo che la frittata
si stacchi dal fondo della padella.
Agganciare l’altra padella e girare la frittata,
oppure mettere sopra la padella un coperchio od un piatto
girare la frittata in modo che rimanga sul coperchio o sul piatto
e farla scivolare in padella con 1cucchiaio di olio evo.
Cuocere fino a doratura.
Togliere la frittata dal fuoco
e depositare su di un piatto di portata.
Servire direttamente in tavola
il piatto di portata preparato.
Nota
I friarielli, chiamati broccoletti a Roma, broccoli di rapa in Calabria, cime di rapa in Puglia, rapini (o rapi) in Toscana o pulezze nell’Aretino e in Valdichiana, sono le infiorescenze appena sviluppate della cima di rapa.
Tipicamente parte della cucina napoletana, nella quale vengono generalmente preparati soffritti, sono utilizzati in altre regioni d’Italia come pure nella Galizia Spagnola e in Portogallo (grelos), ma anche nella cucina cinese.
I broccoli di rapa o cime di rapa coltivati in Campania sono detti “friarielli”, perché fritti in padella, con aglio olio e peperoncino, grazie al loro caratteristico sapore amarognolo e all’inconfondibile profumo che sprigionano, rappresentano il contorno immancabile per molti piatti invernali, come le salsicce.
Una verdura ricca di proprietà con poche calorie e molte fibre, priva di colesterolo. Ottimo apporto di sali minerali, in particolare di potassio, magnesio, ferro e fosforo. Particolarmente ricca di calcio, contiene vitamine del gruppo A e C. Molto consigliata nell’alimentazione sana.
I friarielli vengono generalmente preparati soffritti in olio d’oliva con aglio, sale e poco peperoncino rosso piccante. In questa forma non richiedono una preventiva lessatura, anche se alcuni la preferiscono per conferire al piatto finale una maggior tenerezza.
Nella cucina napoletana i friarielli formano un binomio quasi indissolubile con la salsiccia, di cui rappresentano il contorno tradizionale. Come cibo da strada, le paninerie vendono infatti panini farciti al momento con salsiccia e friarielli. Nelle pizzerie napoletane non manca mai sul menu anche la pizza con salsiccia, friarielli, grana grattugiato e fiordilatte (da alcuni chiamata “pizza alla carrettiera”). Nelle rosticcerie e in alcuni panifici si preparano pizze ripiene (calzoni) con salsiccia e friarielli. Nelle friggitorie si produce la versione fritta di tale calzone.
Nella zona della Valdichiana aretina un piatto tipico è rocchi (salsicce) e pulezze, dove quest’ultime, una volta bollite, vengono sminuzzate e saltate in padella con aglio e olio.
I friarielli sono coltivati prevalentemente nelle aree interne della Campania, in particolare nei comuni di: Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casoria e Sant’Antimo, nella fascia appenninica (province di Avellino, Benevento), nella provincia di Caserta a Aversa, Mondragone, e nella piana del Sele (SA).
Una volta erano coltivati anche a Napoli, in particolare nel quartiere collinare del Vomero, che era infatti noto come “il colle dei friarielli”.
Col nome di broccoletti, sono anche coltivati nel Lazio centro-meridionale; particolarmente rinomati quelli provenienti dai terreni della fascia pedemontana dei Lepini (comuni di Sezze e limitrofi). In provincia di Frosinone vengono consumati anche con la polenta, accompagnando il sugo di spuntature e salsicce che la condisce.
In tutta la provincia di Lucca sono coltivati da tempo immemore e sono conosciuti con il nome di rapini; dopo averli lessati vengono soffritti con aglio e salsiccia sbriciolata e serviti come contorno di piatti a base di maiale (famosa la rosticciana con i rapini), oppure se soffritti con aglio e salsicce intere formano un piatto unico (i rapini con la salsiccia). In Lucchesia vengono anche chiamati gallonzori.