0 0
Funghi Porcini come a Rovigo

Condividilo sul tuo social network:

Oppure puoi semplicemente copiare e condividere questo URL

Ingredienti

Regolare le porzioni
600gr Funghi Porcini
150gr Crescenza
200gr Prosciutto crudo
2 Uova
30gr Pangrattato
80gr Burro
2 cucchiai Olio Evo
qb Sale

informazioni Nutrizionali

2,4g
Proteine
80k
Calorie
1,5g
Grassi
4,1g
Carboidrati
1,1g
Zuccheri

Funghi Porcini come a Rovigo

Funghi Porcini come a Rovigo

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Funghi Porcini come a Rovigo:
Aprire le fette di prosciutto crudo e disporle aperte sul piano di lavoro.
Disporre su ognuna una fettina di fungo ed 1 fetta di crescenza, richiudere la fetta di crudo dai 4 lati in modo da formare un fagottino chiuso bene.
Passare ogni fagottino prima nelle uova sbattute poi nel pangrattato.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il burro con l’olio evo.
Aggiungere i fagottini panati, friggerli in ogni loro parte, girandole ogni tanto fino a doratura completa.
Prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

  • 40
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

Condividi
Pubblicità
Pubblicità

Funghi Porcini come a Rovigo

I Funghi Porcini come a Rovigo sono un secondo piatto, gustoso ottimo da servire a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per i Funghi Porcini come a Rovigo
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pubblicità

Pulire con carta assorbente da cucina i funghi,
togliere i gambi, tagliare la parte terrosa dai gambi,
pulirli con carta assorbente da cucina,
tagliare a fette spesse le teste ed i gambi
e tenere da parte.

 

In un piatto fondo mettere il pangrattato
e tenere da parte.

 

In un piatto fondo sbattere le uova
e tenere da parte.

 

Aprire le fette di prosciutto crudo
e disporle aperte sul piano di lavoro.

Disporre su ognuna una fettina di fungo ed 1 fetta di crescenza,
richiudere la fetta di crudo dai 4 lati
in modo da formare un fagottino chiuso bene.

Passare ogni fagottino prima nelle uova sbattute
poi nel pangrattato.

 

In una padella antiaderente
mettere a sfrigolare il burro con l’olio evo.

 

Aggiungere i fagottini panati,
friggerli in ogni loro parte,
girandole ogni tanto
fino a doratura completa.

 

Prelevarli dalla padella con un mestolo forato
e disporli su carta assorbente da cucina
per far rilasciare l’olio in eccesso.

 

Depositare i fagottini di funghi al prosciutto
ordinatamente su di un piatto di portata.

 

Servire a tavola
direttamente su piatto di portata.

 

 

 

 

Nota

I funghi commestibili, in senso comune sono in genere un’ampia gamma di specie di macromiceti. Molte sono commercialmente coltivate, ma altre devono essere raccolte in natura. Agaricus bisporus, venduto come fungo champignon (dal termine francese indicante genericamente i funghi macroscopici) è una specie comunemente mangiata, viene usato in insalate, minestre, e molti altri piatti. Molti funghi asiatici sono coltivati su scala commerciale e hanno via via aumentato la propria popolarità in Occidente. Spesso sono disponibili freschi in negozi e supermercati, tra cui funghi di muschio , funghi ostrica.

Ci sono molte più specie di funghi che vengono raccolti dal loro ambiente naturale per il consumo personale o per la vendita commerciale (prataioli, spugnole, finferli, tartufi, trombette, galletti e funghi porcini) e per tale motivo la domanda impone un prezzo elevato sul mercato. Essi sono spesso utilizzati nei piatti d’alta cucina e di cucina tipica.

Alcuni tipi di formaggi richiedono l’inoculazione di cagliata di latte con le specie fungine che conferiscono un sapore unico e la consistenza particolare del formaggio. Alcuni esempi sono il blu di formaggi come Stilton e Roquefort, che sono fatti per inoculazione con Penicillium roqueforti. I ceppi utilizzati nella produzione di formaggio non sono tossici e sono quindi sicuri per il consumo umano, tuttavia, micotossine come aflatossine, roquefortine C , patulina, o altre possono accumularsi a causa della crescita di altri funghi durante la stagionatura e la conservazione errata.

Molte specie di funghi sono velenose per l’uomo, con differenti gradi di tossicità, da complicazioni gastrointestinali più o meno lievi fino ad effetti più gravi come allucinazioni, gravi danni agli organi (ad esempio fegato o reni) e la morte.

I generi che comprendono le più note specie tossiche mortali sono Conocybe, Galerina, Lepiota, Gyromitra e Cortinarius, ma le specie più pericolose appartengono al genere Amanita, che comprende anche specie commestibili. Le specie Amanita verna, Amanita virosa e Amanita phalloides sono responsabili dei più frequenti avvelenamenti mortali da funghi. La Gyromitra esculenta è da alcuni considerata una prelibatezza quando è bollita, ma può esser molto tossica se mangiata cruda o poco cotta. Il  Tricholoma equestre è stato a lungo considerato commestibile, finché non è stato individuato come responsabile di rari episodi di avvelenamento: un consumo eccessivo di questo fungo ha causato in alcuni casi rabdomiolisi anche mortale.

L’Amanita muscaria è anche causa occasionale di avvelenamenti, anche a seguito di ingestione per l’uso come droga, per i suoi effetti allucinogeni dovuti a fenomeni tossici. Storicamente, questa specie è stata utilizzata da diversi popoli in Europa ed Asia per il suo utilizzo religioso o sciamanico. L’uso viene segnalato in alcuni gruppi etnici come il popolo Koryak del nord-est della Siberia. Poiché è difficile individuare con precisione un fungo sicuro, senza un’adeguata formazione e conoscenza, è spesso consigliato di assumere che un fungo selvatico sia velenoso e quindi non consumarlo. Esistono anche dei funghi allucinogeni che contengono psilocibina.

I funghi vanno comunque consumati, in genere e se non se ne è mai fatto un uso precedente, saltuariamente ed in modiche quantità in quanto spesso contengono carboidrati complessi e poco comuni negli altri alimenti, primo tra tutti, la chitina, che appesantiscono il lavoro dell’apparato digerente. La risposta dell’organismo a simili stimoli è spesso strettamente individuale, escludendo i casi di allergia ed intolleranza alimentare, la dotazione enzimatica dell’organismo umano atta a digerire queste molecole è estremamente variabile e personale.

(Visited 74 times, 1 visits today)
Pubblicità
Pubblicità
Chef Ricettiamo

Chef Ricettiamo

La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

Frittata ai Funghi Porcini
precedente
Frittata ai Funghi Porcini
Costolette di Maiale alle Olive e Aglio
Prossimo
Costolette di Maiale alle Olive e Aglio
Frittata ai Funghi Porcini
precedente
Frittata ai Funghi Porcini
Costolette di Maiale alle Olive e Aglio
Prossimo
Costolette di Maiale alle Olive e Aglio

Aggiungi i tuoi commenti

Translate »