Gianfottere alla Calabrese

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Gianfottere alla Calabrese

Il Gianfottere alla Calabrese è un contorno gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per il Gianfottere alla Calabrese
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:

  • le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte
  • le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte
  • il rametto di rosmarino e tenere da parte.

Pulire, lavare, affettare sottilmente
le cipolle e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

Pelare le patate con il pela-verdure,
lavarle sotto acqua corrente e tagliarle a spicchi.

 

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a lessare gli spicchi di patate per 15 minuti a fiamma moderata.

Scolarle e tenere da parte.

 

Pelare le melanzane con il pela-verdure,
eliminare picciolo verde ed il fondo, tagliarle a cubetti
e tenere da parte in uno scolapasta per 30 minuti
affinché perdano l’acqua amarognola di vegetazione.

Pelare i peperoni con il pela-verdure, eliminare il torsolo,
i semi, le coste bianche interne, tagliarlo a listarelle e tenere da parte.

 

Tagliare testa e fondo alle zucchine, lavarle sotto acqua corrente,
affettarle a rondelle e tenere da parte.

Pelare la zucca, togliere il torsolo, i semi,
affettarla sottilmente e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare 3 cucchiai di olio evo.

 

Aggiungere i peperoni a listarelle,
pepe, sale e far rosolare mescolando.

 

Prelevarli dalla padella con un mestolo forato
e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

 

Nello stesso condimento
mettere a rosolare le melanzane,
le zucchine e la zucca a fettine.

 

Prelevarli dalla padella con un mestolo forato
e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

In una padella antiaderente mettere a scaldare 3 cucchiai di olio evo.

Aggiungere le cipolle affettate, gli spicchi di aglio
e schiacciarli con i rebbi di una forchetta, il rosmarino,
l’origano, lo zafferano, la passata di pomodoro
e cuocere per 15 minuti a fiamma bassa, mescolare.

Unire le patate a spicchi, pepare,
salare e far insaporire per 5 minuti a fiamma moderata.

 

Riunire tutte le verdure in una insalatiera calda comprese peperoni,
melanzane, zucchine e zucca, togliere aglio
e rosmarino e cospargere con prezzemolo
e basilico tritati.

 

Servire direttamente in tavola
nella insalatiera preparata.

 

 

 

 

Nota

Il Gianfottere alla Calabrese è un ottimo contorno per carni arrosto o alla griglia.

La melanzana o Solanum melongena è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, coltivata per il frutto commestibile. La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco. In Italia venne inizialmente chiamata petonciana o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne mutata in mela dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l’articolo (al-bādhingiān) derivano invece la forma catalana (albergínia) e francese (aubergine). La melanzana è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. I fiori grandi, solitari, sono violacei o anche bianchi. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente nere, commestibili dopo la cottura. La melanzana è originaria dell’India. Sebbene esistano innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sud-est asiatico sin dalla preistoria, sembra che in Europa fosse sconosciuta fino al XVI secolo. La diffusione in Europa di nomi derivati dall’arabo e la mancanza di nomi antichi latini e greci indicano che fu portata nell’area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. La melanzana cruda ha un gusto amaro che si stempera con la cottura, che rende inoltre l’ortaggio più digeribile e ne esalta il sapore. La melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l’olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti. Per questi motivi la melanzana è consumata preferibilmente cotta. Si consuma fritta, cotta al forno o grigliata; alcune preparazioni tipiche sono: le melanzane alla parmigiana, la moussakà, la ratatouille, la pasta alla Norma e la Caponata.

 

 

Melanzane alla Calabrese

 

Carciofi alla Calabrese

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