Ingredienti
Per gli Gnocchi
- 800gr Patategià lessate e pelate - per gnocchi
- 200gr Farina 00
- 1 pizzico Sale
Per il Sugo
- 500gr Salsiccia
- 1 litro Passata di pomodoro
- 250gr Mozzarella
- 50gr Grana Parmigiano Reggiano
- 1 bicchiere Vino bianco secco
- 2 foglie alloro
- 3 rametti Basilico
- 1 cucchiaio Olio Evo
- qb Sale
Direzione
Gnocchi alla Sorrentina in Terracotta
Gli Gnocchi alla Sorrentina in Terracotta sono una specialità culinaria campana, filanti e gustosi sono un primo piatto ideale per qualsiasi occasione.
Per gli Gnocchi alla Sorrentina in Terracotta
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- le patate e tenere da parte
- le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte
- le foglie di alloro e tenere da parte
- le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a lessare le patate con la loro buccia.
Scolarle e lasciarle intiepidire,
sbucciarle e passarle nel passa verdure
al fine di ottenere una purea.
Sul piano di lavoro unire la farina alla purea di patate,
aggiungere un pizzico di sale
ed impastare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido,
non appiccicoso.
Formare un panetto
e dividerlo in pezzi.
Formare, con i palmi delle mani,
delle bisce a partire dal centro fino alle 2 estremità
ed infarinarli leggermente.
Tagliarli in tocchetti
e con una forchetta rigarli uno ad uno.
Posarli su di un vassoio infarinato distanti l’uno dall’altro
fino al momento di cuocerli.
Preparare il ragù di carne.
Mettere, in una pentola di terracotta,
con lo spargifiamma sotto,
a scaldare l’olio evo a fiamma moderata.
Aggiungere la salsiccia sbriciolata
a rosolare con le foglie di alloro.
Mettere il vino bianco e lasciar sfumare.
Aggiungere la passata di pomodoro,
salare e cuocere a fuoco basso per 3 ore
mescolando di tanto in tanto.
Se il sugo risultasse troppo denso
aggiungere un po’ di acqua calda
e continuate a cuocere.
A fine cottura
aggiungere quache foglia di basilico fresco.
Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata,
scolandoli delicatamente usando la schiumarola.
Versarli nella pentola di terracotta con il ragù
e mescolare bene.
Aggiungere il parmigiano grattugiato
e la mozzarella tagliata a dadini,
mescolare bene.
Infornare a forno caldo per 10 minuti
in modalità grill in modo da formare la crosticina in superficie.
Servire in tavola ben caldi
nella pentola di terracotta.
Nota
Per questa ricetta si può usare, invece dalla mozzarella, la scamorza o altro formaggio filante.
Gli Gnocchi alla Sorrentina in Terracotta sono una specialità culinaria campana sono un primo piatto gustoso tipico del pranzo della domenica o delle feste quando si ha il tempo per fare la pasta fatta in casa.
Gli gnocchi di patate sono di una semplicità unica e sono anche molto veloci da preparare, volendo si possono scaldare le patate in anticipo o il giorno prima così da averle pronte al momento.
Gli Gnocchi alla Sorrentina in Terracotta possono essere anche serviti in terrine di terracotta individuali, i tegamini, che possono andare direttamente in forno per la gratinatura finale.
La patata è un tubero commestibile ottenuto dalle piante della Specie Solanum tuberosum, molto utilizzato a scopo alimentare previa cottura. Originaria delle Ande, la patata fu domesticata nella regione del lago Titicaca e divenne uno degli alimenti principali degli Inca, che ne svilupparono un gran numero di varietà per adattarla ai diversi ambienti delle regioni da loro abitate.
I primi europei a conoscere la patata furono i Conquistadores spagnoli del Perù: la prima descrizione scritta della pianta risale al 1537. La patata giunse in Europa intorno alla metà del XVI secolo: è segnalata in Spagna nel 1573, un po’ più tardi nei Paesi Bassi ed in Italia (allora possedimenti spagnoli), in Inghilterra nel 1588 (portatavi da Walter Raleigh), in Germania alla fine del secolo. In Italia venne chiamata tartuffolo o tartufo bianco. Presente nei giardini botanici, a lungo il suo rilievo nell’agricoltura e nell’alimentazione fu marginale, e veniva considerata un cibo adatto prevalentemente agli animali.
La patata si affermò soltanto a partire dalla metà del XVIII secolo, quando il rapido incremento della popolazione in Europa, con l’aumento delle necessità di cibo, rese necessaria l’adozione di coltivazioni, come la patata ed il mais, che avevano un rendimento maggiore rispetto ai cereali. La patata poteva fornire una quantità di calorie di 2-4 volte superiore a parità di superficie coltivata rispetto al frumento, alla segale e all’avena; inoltre aveva tempi di maturazione minori.
I modi per preparare le patate sono vari. Le patate possono essere cotte con la buccia o senza, intere o a pezzi, con condimenti o senza. La cottura è sempre necessaria per scomporre gli amidi. La maggior parte delle preparazioni a base di patate sono servite calde. In alternativa – come nel caso dell’insalata di patate e delle patatine fritte – le patate possono essere servite anche fredde.
Le ricette più comuni sono quelle del purè di patate, preparato con patate bollite, pelate e schiacciate, cui in seguito si aggiungono latte e burro. Vi sono poi le patate cotte intere al forno; le patate bollite o cotte al vapore; tagliate in cilindri o in dischi e poi fritte; tagliate a cubetti e cotte al forno; cotte in casseruola e condite con salse dense; tagliate a cubetti o in fette e fritte; tagliate alla julienne e fritte; possono essere altresì usate per fare gnocchi, rosti e focacce. Tagliate in pezzi, le patate sono un ingrediente comunemente usato nello spezzatino.
Le patate sono molto popolari in Europa. In Italia sono utilizzate per preparare gnocchi e purè, oppure accompagnano i pasti bollite, arrostite o saltate; di solito vengono consumate senza buccia. Tra i piatti regionali, citiamo l’mbriulata siciliana e la pitta pugliese, il gâteau di patate tipico soprattutto inLazio, Campania e Calabria. In Svizzera accompagnano la raclette, oppure, nel rosti, ormai quasi un piatto nazionale, sono grattugiate e poi cotte. Le patate sono anche l’ingrediente principale di molte minestre o zuppe.
In Irlanda il “side plate” (piattino laterale sempre presente nelle tavole apparecchiate) ha precisamente la funzione di accogliere una, due o più patate sempre in accompagnamento a qualsiasi secondo piatto. Se con il primo (solitamente una zuppa) in tavola era presente del pane, viene portato via perché carni e pesce si accompagnano con verdure miste ma soprattutto e sempre con patate bollite.
Le patate schiacciate sono un ingrediente importante di molti piatti inglesi, come la shepherd’pie. Le patate novelle sono considerate prelibate in Europa Settentrionale (Danimarca, Svezia, Finlandia): servite lesse e insaporite con aneto, fanno da contorno alle aringhe del Baltico. Il piatto nazionale della cucina lituana, gli cepelinai, è una sorta di gnocco, ottenuto da patate grattugiate e ripieno di carne e/o formaggio.
Si dice scherzosamente che gli inglesi parlino soprattutto del tempo atmosferico; ebbene invece gli irlandesi, immancabilmente, ad ogni pasto disquisiscono sulla bontà e la qualità delle patate, tanto più apprezzate quanto più farinose e capaci quindi di trattenere il burro salato che si usa per condirle. “Ball of flour” (palla di farina) è il miglior “complimento” per una patata in Irlanda. Molti (ma non tutti) la mangiano con la buccia. Persino nei ristoranti cinesi in Irlanda, qualsiasi piatto prevede, oltre ai classici tipi di riso, l’accompagnamento di patate fritte.