Gnocchi Verdi alla Italiana

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Gnocchi Verdi alla Italiana

Gli Gnocchi Verdi alla Italiana sono un primo piatto gustoso da servire a pranzo o a cena con familiari ed amici.

Per gli Gnocchi Verdi alla Italiana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Mettere su di una teglia da forno ricoperta da carta da forno la mollica di pane.

Infornare a forno caldo 180°C per 15 minuti in modo che si secchi.

Togliere dal forno la mollica, far raffreddare, grattugiarla e tenere da parte.

Pelare le patate con il pela-verdure e lavarle sotto acqua corrente.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di salvia e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il rametto di rosmarino e tenere da parte.

In una pentola con 2 litri di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare le patate per 30 minuti a fiamma moderata.

Scolarle, peparle, salarle, passarle al minipimer ad immersione in modo da ottenere una purea omogenea e tenere da parte.

In una pentola con poca acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare gli spinaci per 20 minuti a fiamma moderata.

Scolarli, strizzarli e tritarli finemente.

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 30gr di burro.

Aggiungere gli spinaci, 1 pizzico di sale ed insaporire per 8 minuti mescolando.

Passare gli spinaci al minipimer ad immersione in modo da ottenere una purea omogenea e tenere da parte.

In un pentolino mettere a sfrigolare 90gr di burro.

Aggiungere gli spicchi di aglio e schiacciarli con i rebbi di una forchetta, le foglie di salvia e far dorare il tutto, eliminare l’aglio e tenere da parte.

In un pentolino mettere a sfrigolare il restante burro.

Aggiungere la passata di pomodoro, ½ bicchiere di acqua calda, 1 rametto di rosmarino, pepe, sale, cuocere per 25 minuti a fiamma bassa, mescolare di tanto in tanto.

A cottura ultimata eliminare il rametto di rosmarino e tenere da parte.

In una ciotola capiente mettere la purea di spinaci, la purea di patate, la mollica grattugiata, le uova, la farina, pepe, sale ed impastare in modo da ottenere un composto omogeneo e morbido.

Dividere l’impasto a pezzi e formare delle bisce aiutandosi con i palmi delle mani.

Tagliare dei pezzetti da 3cm di lunghezza ed 1,5cm di diametro, passarli sui rebbi di una forchetta, in modo da rigarli e disporli sul piano di lavoro un po’ infarinato separati gli uni dagli altri.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare gli gnocchi con 1 cucchiaio di olio evo per impedire che si attacchino in cottura gli uni agli altri per 8 minuti a fiamma moderata.

Prelevarli con un mestolo forato ed adagiarli in una zuppiera.

Distribuire sopra gli gnocchi burro fuso con la salvia, la salsa di pomodoro preparata, 2 cucchiai di parmigiano e mescolare bene delicatamente.

Servire in tavola direttamente in zuppiera ed a piacere il parmigiano grattugiato nella formaggera a disposizione dei commensali.

Nota

La patata è un tubero commestibile ottenuto dalle piante della Specie Solanum tuberosum, molto utilizzato a scopo alimentare previa cottura. Originaria delle Ande, la patata fu domesticata nella regione del lago Titicaca e divenne uno degli alimenti principali degli Inca, che ne svilupparono un gran numero di varietà per adattarla ai diversi ambienti delle regioni da loro abitate.

I primi europei a conoscere la patata furono i Conquistadores spagnoli del Perù: la prima descrizione scritta della pianta risale al 1537. La patata giunse in Europa intorno alla metà del XVI secolo: è segnalata in Spagna nel 1573, un po’ più tardi nei Paesi Bassi ed in Italia (allora possedimenti spagnoli), in Inghilterra nel 1588 (portatavi da Walter Raleigh), in Germania alla fine del secolo. In Italia venne chiamata tartuffolo o tartufo bianco. Presente nei giardini botanici, a lungo il suo rilievo nell’agricoltura e nell’alimentazione fu marginale, e veniva considerata un cibo adatto prevalentemente agli animali.

La patata si affermò soltanto a partire dalla metà del XVIII secolo, quando il rapido incremento della popolazione in Europa, con l’aumento delle necessità di cibo, rese necessaria l’adozione di coltivazioni, come la patata ed il mais, che avevano un rendimento maggiore rispetto ai cereali. La patata poteva fornire una quantità di calorie di 2-4 volte superiore a parità di superficie coltivata rispetto al frumento, alla segale e all’avena; inoltre aveva tempi di maturazione minori.

I modi per preparare le patate sono vari. Le patate possono essere cotte con la buccia o senza, intere o a pezzi, con condimenti o senza. La cottura è sempre necessaria per scomporre gli amidi. La maggior parte delle preparazioni a base di patate sono servite calde. In alternativa – come nel caso dell’insalata di patate e delle patatine fritte – le patate possono essere servite anche fredde.

Le ricette più comuni sono quelle del purè di patate, preparato con patate bollite, pelate e schiacciate, cui in seguito si aggiungono latte e burro. Vi sono poi le patate cotte intere al forno; le patate bollite o cotte al vapore; tagliate in cilindri o in dischi e poi fritte; tagliate a cubetti e cotte al forno; cotte in casseruola e condite con salse dense; tagliate a cubetti o in fette e fritte; tagliate alla julienne e fritte; possono essere altresì usate per fare gnocchi, rosti e focacce. Tagliate in pezzi, le patate sono un ingrediente comunemente usato nello spezzatino.

Le patate sono molto popolari in Europa. In Italia sono utilizzate per preparare gnocchi e purè, oppure accompagnano i pasti bollite, arrostite o saltate; di solito vengono consumate senza buccia. Tra i piatti regionali, citiamo l’mbriulata siciliana e la pitta pugliese, il gâteau di patate tipico soprattutto inLazio, Campania e Calabria. In Svizzera accompagnano la raclette, oppure, nel rosti, ormai quasi un piatto nazionale, sono grattugiate e poi cotte. Le patate sono anche l’ingrediente principale di molte minestre o zuppe. In Irlanda il “side plate” (piattino laterale sempre presente nelle tavole apparecchiate) ha precisamente la funzione di accogliere una, due o più patate sempre in accompagnamento a qualsiasi secondo piatto. Se con il primo (solitamente una zuppa) in tavola era presente del pane, viene portato via perché carni e pesce si accompagnano con verdure miste ma soprattutto e sempre con patate bollite.

Le patate schiacciate sono un ingrediente importante di molti piatti inglesi, come la shepherd’pie. Le patate novelle sono considerate prelibate in Europa Settentrionale (Danimarca, Svezia, Finlandia): servite lesse e insaporite con aneto, fanno da contorno alle aringhe del Baltico. Il piatto nazionale della cucina lituana, gli cepelinai, è una sorta di gnocco, ottenuto da patate grattugiate e ripieno di carne e/o formaggio.

Si dice scherzosamente che gli inglesi parlino soprattutto del tempo atmosferico; ebbene invece gli irlandesi, immancabilmente, ad ogni pasto disquisiscono sulla bontà e la qualità delle patate, tanto più apprezzate quanto più farinose e capaci quindi di trattenere il burro salato che si usa per condirle. “Ball of flour” (palla di farina) è il miglior “complimento” per una patata in Irlanda. Molti (ma non tutti) la mangiano con la buccia. Persino nei ristoranti cinesi in Irlanda, qualsiasi piatto prevede, oltre ai classici tipi di riso, l’accompagnamento di patate fritte.

 

 

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