Gnocchi alla Panna

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Gnocchi alla Panna

Gli Gnocchi alla Panna sono un primo piatto gustoso da servire a pranzo o a cena con familiari ed amici.

Per gli Gnocchi alla Panna disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pelare le patate con il pela-verdure e lavarle sotto acqua corrente.

In un pentolino far sciogliere il burro a fiamma bassa e tenere da parte.

In un pentolino scaldare la panna a fiamma bassa, senza farla bollire e tenere da parte.

In una pentola con 2 litri di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare le patate per 30 minuti a fiamma moderata.

Scolarle, passarle nello schiacciapatate facendole cadere sul piano di lavoro.

Unire la farina quando le patate sono ancora calde, 1 pizzico di sale ed impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

Dividere l’impasto a pezzi e formare delle bisce aiutandosi con i palmi delle mani.

Tagliare dei pezzetti da 3cm di lunghezza ed 1,5cm di diametro, passarli sui rebbi di una forchetta, in modo da rigarli e disporli sul piano di lavoro un po’ infarinato separati gli uni dagli altri.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare gli gnocchi con 1 cucchiaio di olio evo per impedire che si attacchino in cottura gli uni agli altri per 8 minuti a fiamma moderata.

Prelevarli con un mestolo forato ed adagiarli in una zuppiera.

Distribuire sopra gli gnocchi burro fuso e la panna calda, mescolare bene.

Servire in tavola direttamente in zuppiere ed a piacere il parmigiano grattugiato nella formaggera a disposizione dei commensali.

Nota

La patata è un tubero commestibile ottenuto dalle piante della Specie Solanum tuberosum, molto utilizzato a scopo alimentare previa cottura. Originaria delle Ande, la patata fu domesticata nella regione del lago Titicaca e divenne uno degli alimenti principali degli Inca, che ne svilupparono un gran numero di varietà per adattarla ai diversi ambienti delle regioni da loro abitate.

I primi europei a conoscere la patata furono i Conquistadores spagnoli del Perù: la prima descrizione scritta della pianta risale al 1537. La patata giunse in Europa intorno alla metà del XVI secolo: è segnalata in Spagna nel 1573, un po’ più tardi nei Paesi Bassi ed in Italia (allora possedimenti spagnoli), in Inghilterra nel 1588 (portatavi da Walter Raleigh), in Germania alla fine del secolo. In Italia venne chiamata tartuffolo o tartufo bianco. Presente nei giardini botanici, a lungo il suo rilievo nell’agricoltura e nell’alimentazione fu marginale, e veniva considerata un cibo adatto prevalentemente agli animali.

La patata si affermò soltanto a partire dalla metà del XVIII secolo, quando il rapido incremento della popolazione in Europa, con l’aumento delle necessità di cibo, rese necessaria l’adozione di coltivazioni, come la patata ed il mais, che avevano un rendimento maggiore rispetto ai cereali. La patata poteva fornire una quantità di calorie di 2-4 volte superiore a parità di superficie coltivata rispetto al frumento, alla segale e all’avena; inoltre aveva tempi di maturazione minori.

I modi per preparare le patate sono vari. Le patate possono essere cotte con la buccia o senza, intere o a pezzi, con condimenti o senza. La cottura è sempre necessaria per scomporre gli amidi. La maggior parte delle preparazioni a base di patate sono servite calde. In alternativa – come nel caso dell’insalata di patate e delle patatine fritte – le patate possono essere servite anche fredde.

Le ricette più comuni sono quelle del purè di patate, preparato con patate bollite, pelate e schiacciate, cui in seguito si aggiungono latte e burro. Vi sono poi le patate cotte intere al forno; le patate bollite o cotte al vapore; tagliate in cilindri o in dischi e poi fritte; tagliate a cubetti e cotte al forno; cotte in casseruola e condite con salse dense; tagliate a cubetti o in fette e fritte; tagliate alla julienne e fritte; possono essere altresì usate per fare gnocchi, rosti e focacce. Tagliate in pezzi, le patate sono un ingrediente comunemente usato nello spezzatino.

Le patate sono molto popolari in Europa. In Italia sono utilizzate per preparare gnocchi e purè, oppure accompagnano i pasti bollite, arrostite o saltate; di solito vengono consumate senza buccia. Tra i piatti regionali, citiamo l’mbriulata siciliana e la pitta pugliese, il gâteau di patate tipico soprattutto inLazio, Campania e Calabria. In Svizzera accompagnano la raclette, oppure, nel rosti, ormai quasi un piatto nazionale, sono grattugiate e poi cotte. Le patate sono anche l’ingrediente principale di molte minestre o zuppe. In Irlanda il “side plate” (piattino laterale sempre presente nelle tavole apparecchiate) ha precisamente la funzione di accogliere una, due o più patate sempre in accompagnamento a qualsiasi secondo piatto. Se con il primo (solitamente una zuppa) in tavola era presente del pane, viene portato via perché carni e pesce si accompagnano con verdure miste ma soprattutto e sempre con patate bollite.

Le patate schiacciate sono un ingrediente importante di molti piatti inglesi, come la shepherd’pie. Le patate novelle sono considerate prelibate in Europa Settentrionale (Danimarca, Svezia, Finlandia): servite lesse e insaporite con aneto, fanno da contorno alle aringhe del Baltico. Il piatto nazionale della cucina lituana, gli cepelinai, è una sorta di gnocco, ottenuto da patate grattugiate e ripieno di carne e/o formaggio.

Si dice scherzosamente che gli inglesi parlino soprattutto del tempo atmosferico; ebbene invece gli irlandesi, immancabilmente, ad ogni pasto disquisiscono sulla bontà e la qualità delle patate, tanto più apprezzate quanto più farinose e capaci quindi di trattenere il burro salato che si usa per condirle. “Ball of flour” (palla di farina) è il miglior “complimento” per una patata in Irlanda. Molti (ma non tutti) la mangiano con la buccia. Persino nei ristoranti cinesi in Irlanda, qualsiasi piatto prevede, oltre ai classici tipi di riso, l’accompagnamento di patate fritte.

 

Gnocchi di patate

 

 

Ricetta Gnocchi di zucca

 

 

 

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