Goulash di Pesce
Il Goulash di Pesce è un secondo piatto originale, gustoso e saporito, da proporre in un pranzo o cena con familiari ed amici.
Per il Goulash di Pesce disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare il nasello, eviscerarlo, togliere la testa, le pinne, la pelle, togliere la lisca e tagliarlo a pezzi, asciugarlo con carta assorbente da cucina e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i pomodori, tagliarli a fettine, togliere torsolo, semi e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare le cipolle e tenere da parte.
Mettere sulla gratella del forno le 6 fette di pane bagnate con un po’ di olio evo, farle abbrustolire con il grill del forno e tenere da parte.
In una padella antiaderente a bordo alto mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere le cipolle e rosolarle a fiamma moderata.
Unire la paprika, l’aceto, il nasello a pezzi, ½ bicchiere di acqua e mescolare bene.
Aggiungere i pomodori, continuare fino alla completa cottura del pesce, mescolare ogni tanto.
Legare la salsa con il cucchiaio di farina, mescolare bene.
Mettere il goulash su di un piatto di portata.
Servire il goulash freddo in tavola su piatto di portata con a contorno le 6 fette di pane abbrustolite o ad ogni commensale su piatto individuale con una fetta di pane abbrustolito.
Nota
Il Goulash di Pesce si accompagna con patatine lesse o con verdure cotte a piacere.
Il nasello è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia delle Merluciidae. Il nome nasce nel termine medievale Maris Lucius, “luccio di mare”, per la sua somiglianza con il luccio. Questa specie si trova nel Mar mediterraneo, nel sud del Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale tra l’ Islanda e la Mauritania. Predilige i fondali di tipo sabbioso o melmoso a profondità comprese tra i 30 ed i 370 metri. I giovani tendono ad essere più costieri e gli adulti possono essere rinvenuti fino a 1000 metri. Si presenta con un corpo allungato e slanciato, i denti prominenti sono distribuiti sulle due mascelle: quella inferiore è più lunga di quella superiore. La bocca, profondamente incisa e rettilinea, armata di forti denti, ricorda quella del Luccio. Le pinne dorsali sono due, la prima alta e stretta, la seconda allungata, con una profonda intaccatura centrale. La pinna anale è simmetrica alla seconda dorsale, e ha la stessa forma. Può raggiungere grosse dimensioni: 140 cm di lunghezza per un peso di 15 kg. Le forme giovanili si nutrono prevalentemente di crostacei, mentre all’avvicinarsi dell’età adulta sembrano cambiare dieta rivolgendosi dapprima a pesci di taglia piccola, per dedicarsi infine esclusivamente a cefalopodi e pesci di una certa dimensione nell’età adulta. Gli adulti sono cannibali e predano spesso giovani della loro specie. Si riproduce in inverno fino all’inizio della primavera. Predatore notturno, di giorno passa il tempo sul fondo. È una specie di grandissima importanza per le marinerie mediterranee ed europee. Viene pescato sia con reti a strascico che con palamiti. Le carni sono delicate e molto digeribili, consumate spesso lesse. Prima che l’Unione Europea ne vietasse la cattura, i piccoli esemplari erano impiegati per la caratteristica frittura di paranza.