Ingredienti
- 1kg Grongo
- 2 spicchi Aglio
- 300gr Funghifreschi
- 300gr Piselligià sgranati
- 1 Cipolle rosse
- 200gr Passata di pomodoro
- 4 Filetti di acciugasotto olio
- 1/2 bicchiere Vino bianco secco
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Grongo in Umido con Funghi
Il Grongo in Umido con Funghi è un secondo piatto particolare, gustoso e saporito da proporre ad un pranzo o ad una cena, a base di pesce con familiari ed amici.
Per il Grongo in Umido con Funghi disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pulire con carta assorbente da cucina i funghi, togliere i gambi, tagliare la parte terrosa dai gambi, pulirli con carta assorbente da cucina, affettare finemente teste e gambi e tenere da parte.
Sgranare i piselli, lavarli sotto acqua corrente, scolarli e tenere da parte.
Sgocciolare i filetti di acciuga dall’olio di conservazione, tritarle e tenere da parte.
Lavare il grongo, detto anche anguilla di mare, togliere la testa, la coda, le interiora, lavarlo sotto acqua corrente, asciugare con carta assorbente da cucina, tagliarlo a pezzi di 4 cm di lunghezza e tenere in acqua corrente per 120 minuti.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la cipolla tritata, le acciughe tritate, i pezzi di grongo e far rosolare mescolando.
Unire i funghi e cuocere il tutto per 10 minuti a fiamma moderata.
Versare il vino bianco secco, l’aglio, i piselli e far evaporare quasi tutto il vino.
Aggiungere la passata di pomodoro, pepe, sale e cuocere a fiamma bassa per 30 minuti, aggiungere un po’ di acqua calda se la preparazione asciugasse troppo, mescolare di tanto in tanto.
Depositare i pezzi di grongo con i funghi su di un piatto di portata con tutto il suo sugo di cottura, togliere l’aglio.
Servire in tavola su piatto di portata o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Al Grongo in Umido con Funghi non necessita di contorno.
Il grongo comune (Conger conger Linnaeus 1758), è un pesce osseo di mare appartenente alla famiglia delle Concridae, detto anche anguilla di mare.
Diffuso nell’Oceano Atlantico, dalla Norvegia al Senegal, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero occidentale. Molto comune nei mari italiani, si incontra da profondità minime di pochi metri fino a 300 metri. Sono stati catturati esemplari anche ad oltre 1100 metri di profondità. Frequente tra gli scogli e nei relitti ma si può incontrare spesso anche su fondi mobili.
Ha l’aspetto tipico degli Anguilliformi con pinne dorsale, caudale ed anale unite simili a quelle di un’anguilla.
Il grongo ha abitudini simili alla murena: vive negli anfratti rocciosi dai quali esce di notte per cacciare. Una volta insediatosi in una tana è raro che si allontani da essa. È il tipico abitatore dei relitti posati su fondali sabbiosi o fangosi. Gli esemplari che vivono in ambienti sabbiosi privi di tane si infossano nel sedimento durante il giorno.
Esclusivamente carnivoro, si ciba di invertebrati bentonici (è un grande cacciatore di polpi) e di pesci. Non disdegna i pesci morti.
Si tratta di una comune cattura con i più svariati sistemi di pesca commerciale: palamiti, reti a strascico, reti da posta, etc.
Le carni sono ottime anche se commercialmente considerate di poco valore e viene spesso smerciato (spellato) come palombo o altri pesci più pregiati. Si tratta di un ingrediente indispensabile per molte zuppe di pesce come il caciucco. È preda apprezzata dai pescatori sportivi per la tenace resistenza che oppone alla cattura. Si pesca spesso con la tecnica del surf casting di notte anche se tante catture avvengono di giorno.