Indivia alla Panna
L’Indivia alla Panna è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per l’Indivia alla Panna disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Spremere un limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.
In un piatto fondo sbattere con i rebbi di una forchetta le uova con 1 pizzico di sale, la panna, pepe, noce moscata e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente l’indivia, tagliare il fondo, e metterla in una pentola con 20cl di acqua fredda, 25gr di burro, sale, 1 cucchiaino di succo di limone e cuocere a pentola coperta a fuoco basso per 10 minuti.
Sgocciolarla bene.
Allinearla in una pirofila imburrata, versare sopra le uova battute.
Cospargerla con fiocchetti di burro.
Infornare a forno caldo a 180°C fino a doratura, 10 minuti circa, dipende dal forno.
Servire in tavola direttamente nella pirofila.
Nota
L’indivia belga non va lasciata troppo in acqua perché assume un sapore amarognolo.
L’indivia Cichorium endivia var. latifolia, attestata nei Geoponica bizantini, chiamata anche scarola, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Spesso confusa con la “cugina” cicoria (entrambe appartengono allo stesso genere Cichorium), l’indivia sviluppa una rosetta di foglie assai increspate le quali formano un cespo piuttosto lasso.
L’imbianchimento delle foglie si esegue raccogliendole e legandole con un filo di rafia. La varietà belga, Indivia Belga, si presenta a forma di grosso sigaro color crema perché fatta crescere al buio; questa tecnica consente alle foglie di rimanere bianche e più tenere.
Si presenta fondamentalmente in due varietà: la varietà classica detta crispum (particolare in foto) e la varietà latifolium, comunemente chiamata scarola.
Tra la varietà crispum ricordiamo: la Riccia fine d’estate, la Riccia fine di Ruen, la riccia grossa di Pancalieri, la Riccia a cuore giallo.
Tra la varietà scarola ricordiamo: la Gigante degli ortolani, la Dilusia, la Bionda a cuore pieno, la Cornetto di Bordeaux.
La raccolta si esegue in autunno, inverno e all’inizio primavera.
Dal punto di vista nutrizionale va evidenziato il buon contenuto di vitamina A.