Indivia con Caviale
L’Indivia con Caviale è un antipasto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per l’Indivia con Caviale disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Spremere un limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.
Sgocciolare i filetti di acciuga dall’olio di conservazione, mettere sopra oghi filetto un po’ di caviale, arrotolare su sé stessi i filetti di acciuga e tenere da parte.
In un pentolino pieno di acqua bollente leggermente salata far rassodare 2 uova per 9 minuti dalla ripresa del bollore.
Farle raffreddare sotto acqua corrente, sgusciarle, tritarle e metterle in una ciotola.
Lavare sotto acqua corrente l’indivia, tagliare il fondo, e metterla in una pentola con 20cl di acqua fredda, 25gr di burro, sale, 1 cucchiaino di succo di limone e cuocere a pentola coperta a fuoco basso per 10 minuti.
Sgocciolarla bene, far raffreddare, strizzarla bene con le mani ed allinearla su di un piatto di portata.
In una ciotola mettere olio, aceto, senape, worcester, pepe, sale, mescolare bene, distribuirla sopra l’indivia far marinare per una notte intera.
Distribuire sopra le uova sode tritate, decorare con i filetti di acciuga e caviale arrotolati.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata.
Nota
L’indivia belga non va lasciata troppo in acqua perché assume un sapore amarognolo.
L’indivia Cichorium endivia var. latifolia, attestata nei Geoponica bizantini, chiamata anche scarola, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Spesso confusa con la “cugina” cicoria (entrambe appartengono allo stesso genere Cichorium), l’indivia sviluppa una rosetta di foglie assai increspate le quali formano un cespo piuttosto lasso.
L’imbianchimento delle foglie si esegue raccogliendole e legandole con un filo di rafia. La varietà belga, Indivia Belga, si presenta a forma di grosso sigaro color crema perché fatta crescere al buio; questa tecnica consente alle foglie di rimanere bianche e più tenere.
Si presenta fondamentalmente in due varietà: la varietà classica detta crispum (particolare in foto) e la varietà latifolium, comunemente chiamata scarola.
Tra la varietà crispum ricordiamo: la Riccia fine d’estate, la Riccia fine di Ruen, la riccia grossa di Pancalieri, la Riccia a cuore giallo.
Tra la varietà scarola ricordiamo: la Gigante degli ortolani, la Dilusia, la Bionda a cuore pieno, la Cornetto di Bordeaux.
La raccolta si esegue in autunno, inverno e all’inizio primavera.
Dal punto di vista nutrizionale va evidenziato il buon contenuto di vitamina A.