Ingredienti
- 1kg indivia belga
- 80gr Burro
- 8 Uova
- qb Sale
Direzione
Indivia con Uova alla Coque
L’Indivia con Uova alla Coque è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per l’Indivia con Uova alla Coque disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere le uova dal frigorifero e tenerle a temperatura ambiente
In un pentolino far fondere 60gr di burro a fiamma bassa e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente l’indivia, tagliare il fondo, e metterla in una pentola con acqua bollente leggermente salata e cuocere a pentola coperta a fuoco basso per 10 minuti.
Sgocciolarla bene, metterla in 4 piatti piani, ricoprirla con il burro fuso e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere le uova e far bollire per 2 minuti, si otterrà il rassodamento dell’albume ed il tuorlo resterà liquido.
Scolare le uova e passarle per 1 minuto sotto acqua fredda corrente.
Asciugarle e togliere la parte in alto del guscio aiutandosi con un coltello.
Salare ed a piacere pepare.
Depositare 2 uova per ogni piatto con l’indivia.
Servire in tavola direttamente nei piatti individuali.
Nota
Per facilitare l’apertura del guscio mettere le uova a cuocere con la punta verso il basso, si creerà così una sacca di aria.
L’indivia belga non va lasciata troppo in acqua perché assume un sapore amarognolo.
L’indivia Cichorium endivia var. latifolia, attestata nei Geoponica bizantini, chiamata anche scarola, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Spesso confusa con la “cugina” cicoria (entrambe appartengono allo stesso genere Cichorium), l’indivia sviluppa una rosetta di foglie assai increspate le quali formano un cespo piuttosto lasso.
L’imbianchimento delle foglie si esegue raccogliendole e legandole con un filo di rafia. La varietà belga, Indivia Belga, si presenta a forma di grosso sigaro color crema perché fatta crescere al buio; questa tecnica consente alle foglie di rimanere bianche e più tenere.
Si presenta fondamentalmente in due varietà: la varietà classica detta crispum (particolare in foto) e la varietà latifolium, comunemente chiamata scarola.
Tra la varietà crispum ricordiamo: la Riccia fine d’estate, la Riccia fine di Ruen, la riccia grossa di Pancalieri, la Riccia a cuore giallo.
Tra la varietà scarola ricordiamo: la Gigante degli ortolani, la Dilusia, la Bionda a cuore pieno, la Cornetto di Bordeaux.
La raccolta si esegue in autunno, inverno e all’inizio primavera.
Dal punto di vista nutrizionale va evidenziato il buon contenuto di vitamina A.