Indivia in Pastella
L’ Indivia in Pastella si serve in tavola su piatto di portata se servito come antipasto o ad ogni commensale su piatto individuale se servito come contorno o come secondo piatto, aumentando la dose individuale di ogni commensale.
Per l’Indivia in Pastella disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di indivia staccate dal loro torsolo e tenere da parte.
Mettere in una ciotola capiente, la farina, i tuorli, il vino bianco, l’olio ed una presa di sale.
Lavorare il tutto con una frusta fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Lasciare riposare per 20 minuti.
In una altra ciotola montare a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale, usando lo sbattitore elettrico.
Unire la pastella agli albumi montati e mescolare delicatamente con un cucchiaio dal basso verso l’alto.
Mettere le foglie di indivia in modo che siano tutte coperte dalla pastella.
In una padella antiaderente capiente mettere a bollire l’olio di arachidi.
Gettare 3 foglie di indivia per volta nell’olio bollente a friggere in ogni loro parte, prelevarle con un mestolo forato e depositarle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Fritte tutte le foglie sistemarle su di un piatto di portata e spolverizzarle con il prezzemolo tritato.
Servire in tavola su piatto di portata o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Si può preparare una versione dolce di questa pastella incorporando agli albumi montati 30gr di zucchero.
La Pastella per friggere al vino bianco è ideale per realizzare fritture delicate e squisite.
La Pastella per friggere al vino bianco è molto morbida ed è adatta soprattutto alla frittura di verdure invernali come cavolfiori, finocchi, carciofi.
La Pastella per friggere al vino bianco è una delicata preparazione per ogni tipo di frittura di pesce.
La Pastella per friggere al vino bianco renderà croccanti le preparazioni senza appesantirle.
L’indivia Cichorium endivia var. latifolia, attestata nei Geoponica bizantini, chiamata anche scarola, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Spesso confusa con la “cugina” cicoria (entrambe appartengono allo stesso genere Cichorium), l’indivia sviluppa una rosetta di foglie assai increspate le quali formano un cespo piuttosto lasso.
L’imbianchimento delle foglie si esegue raccogliendole e legandole con un filo di rafia. La varietà belga, Indivia Belga, si presenta a forma di grosso sigaro color crema perché fatta crescere al buio; questa tecnica consente alle foglie di rimanere bianche e più tenere.
Si presenta fondamentalmente in due varietà: la varietà classica detta crispum (particolare in foto) e la varietà latifolium, comunemente chiamata scarola.
Tra la varietà crispum ricordiamo: la Riccia fine d’estate, la Riccia fine di Ruen, la riccia grossa di Pancalieri, la Riccia a cuore giallo.
Tra la varietà scarola ricordiamo: la Gigante degli ortolani, la Dilusia, la Bionda a cuore pieno, la Cornetto di Bordeaux.
La raccolta si esegue in autunno, inverno e all’inizio primavera.
Dal punto di vista nutrizionale va evidenziato il buon contenuto di vitamina A.