Ingredienti
- 400gr indivia
- 3 Pomodori
- 6 Acciughefiletti sotto olio
- 2 spicchi Aglio
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Indivia Pomodori e Acciughe
L’ Indivia Pomodori e Acciughe si serve in tavola su piatto di portata contornato da crostoni di pane fritti nel burro se servito come antipasto o ad ogni commensale su piatto individuale se servito come contorno o come secondo piatto, aumentando la dose individuale di ogni commensale.
Per l’Indivia Pomodori e Acciughe disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i pomodori, tagliarli a pezzetti, levare torsolo e semi e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di indivia staccate dal loro torsolo e tenere da parte.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere le foglie di indivia a lessare per 3 minuti.
Scolarle e metterle in acqua fredda e tenere da parte.
In una padella antiaderente capiente mettere a bollire l’olio evo.
Mettere gli spicchi di aglio a rosolare.
Togliere l’aglio, mettere i filetti di acciuga farli sciogliere nell’intingolo ed aggiungere i pomodori e cuocerli a fuoco basso per 15 minuti.
Strizzare bene le foglie di indivia ed aggiungerle in padella con i pomodori, unire sale, pepe e continuare la cottura per 8 minuti a fiamma bassa.
Servire in tavola su piatto di portata o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
L’indivia Cichorium endivia var. latifolia, attestata nei Geoponica bizantini, chiamata anche scarola, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Spesso confusa con la “cugina” cicoria (entrambe appartengono allo stesso genere Cichorium), l’indivia sviluppa una rosetta di foglie assai increspate le quali formano un cespo piuttosto lasso.
L’imbianchimento delle foglie si esegue raccogliendole e legandole con un filo di rafia. La varietà belga, Indivia Belga, si presenta a forma di grosso sigaro color crema perché fatta crescere al buio; questa tecnica consente alle foglie di rimanere bianche e più tenere.
Si presenta fondamentalmente in due varietà: la varietà classica detta crispum (particolare in foto) e la varietà latifolium, comunemente chiamata scarola.
Tra la varietà crispum ricordiamo: la Riccia fine d’estate, la Riccia fine di Ruen, la riccia grossa di Pancalieri, la Riccia a cuore giallo.
Tra la varietà scarola ricordiamo: la Gigante degli ortolani, la Dilusia, la Bionda a cuore pieno, la Cornetto di Bordeaux.
La raccolta si esegue in autunno, inverno e all’inizio primavera.
Dal punto di vista nutrizionale va evidenziato il buon contenuto di vitamina A.