Insalata al Cavolfiore
L’Insalata al Cavolfiore è un contorno gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per l’Insalata al Cavolfiore disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pulire, lavare, affettare finemente la cipolla e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte.
Pulire, lavare, affettare la barbabietola e tenere da parte.
Pulire, lavare, il cavolfiore e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i ravanelli, tagliare e gettare le 2 estremità e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare il cavolfiore per 20 minuti a fiamma moderata.
Togliere dal fuoco, scolarlo, ricavare le cimette, far raffreddare.
In una ciotola mettere l’aceto di mele, 1 cucchiaino di sale, il prezzemolo ed il basilico tritati, sbattere con una forchetta per far sciogliere il sale, aggiungere l’olio evo, continuare a sbattere per emulsionare il tutto e tenere da parte.
Distribuire in una insalatiera tutte le verdure preparate, condirle con la salsina preparata e mescolare bene.
Servire in tavola direttamente nella insalatiera preparata.
Nota
L’Insalata al Cavolfiore si può accompagnare ad un secondo piatto freddo estivo.
Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) è una varietà di Brassica Olearacea. Il cavolfiore è caratterizzato da un’inflorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati. L’infiorescenza a corimbo, che può assumere una varia colorazione (bianca, paglierina, verde, violetta) costituisce la parte commestibile dell’ortaggio. Il cavolfiore ha numerose varietà, che vengono distinte in base all’epoca di maturazione, per cui vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio). Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre con differenti colorazioni, come ad esempio il cavolfiore verde di Macerata o il cavolfiore violetto di Catania. Il cavolfiore può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore. Può essere usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura. Contrariamente a ciò che si pensa, questo ortaggio può essere mangiato anche crudo, misto alle insalate. Si deve prendere solo la parte superiore del “fiore”, le cosiddette testine, il resto si può usare cotto come al solito, e tagliarle a fettine sottili il più possibile. Queste, aggiunte alle verdure miste, saranno una prelibatezza. Un buon misto può essere fatto da varietà diverse di cicorie, lattughe e indivie. E ancora, spinaci, cavolo cappuccio o verza, sempre tagliati sottili, cetriolo, pomodoro, rucola, valerianella o gallinella che dir si voglia, erba cipollina, tarassaco e infine cipolla, sempre tagliata sottile e da aggiungere alla fine. Il tutto condito con sale, limone e olio d’oliva.