Insalata con Crostini
L’Insalata con Crostini è un contorno gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per l’Insalata con Crostini disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Imburrare le fette di pane con 30gr di burro, disporle su di una leccarda da forno, ricoperta da carta da forno, leggermente distanziati le une dalle altre.
Infornare a forno caldo a 180°C per 8 minuti, girarle 1 volta sola, sfornare e tenere da parte.
Mondare l’insalata, metterla in una pentola piena di acqua bollente leggermente salata e lessarla per 10 minuti a fiamma moderata.
Sgocciolarla e dividere ogni cespo in 4 parti e tenere da parte.
In una padella capiente antiaderente mettere a scaldare la metà del burro.
Aggiungere la lattuga, un po’ di acqua, il vino, lo zucchero, il sale, coprire la padella e cuocere per 45 minuti a fiamma bassa.
Sgocciolare i pezzi di lattuga sopra la padella di cottura e depositarli su di un piatto di portata alternandoli alle fette di pane tostate.
Nella padella di cottura mettere il restante burro e cuocere per 5 minuti a fiamma vivace, mescolare.
Versare il fondo di cottura sulla preparazione disposta sul piatto di portata.
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
L’Insalata con Crostini si può accompagnare ad un secondo piatto freddo estivo.
Lactuca sativa è una specie di pianta angiosperma della famiglia delle Asteraceae.
La forma biologica è emicriptofita (H bienn), ossia in generale sono piante erbacee con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e si distinguono dalle altre per il ciclo vitale biennale. Il primo anno forma una rosetta, il secondo lo scapo fiorale.
Negli organi interni sono presenti dei canali laticiferi. È ricca di vitamine e di Sali minerali.
Distribuzione: in Italia questa specie è comune e spontaneamente si trova lungo i margini dei coltivi. Fuori dall’Italia è presente ovunque.
Habitat preferito per queste piante sono gli ambienti ruderali e i coltivi. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con ph neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.
Distribuzione altitudinale: sui rilievi, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 1.500 m slm nelle Alpi frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e in parte quello subalpino (oltre a quello planiziale).
Ne esiste un gran numero di varietà. Tra di esse si possono citare:
liscia o novellina: è una lattuga molto comune.
romana o marulla o spadona (Lactuca sativa L. var. longifolia): ha foglie di forma molto allungata, con costa robusta e nervature evidenti. Il nome marulla è comune ad Ancona, mentre spadona è usato a Foligno gentile (o gentilina): di colore verde oppure rossiccio, ha forma leggermente allungata e foglie ondulate.
iceberg (o brasiliana): forma tonda molto compatta, foglie estremamente Croccanti, dal colore chiaro, sapore molto delicato.
incappucciata (o cappuccia): forma tonda, simile alla iceberg, ma presenta foglie di colore verde chiaro piuttosto croccanti. È molto usata nella cucina napoletana.
Essendo composta per circa il 95% di acqua, la lattuga ha un bassissimo contenuto energetico ma, in base alle varietà, contiene molte vitamine, tra cui la C la A e la K; alcune varietà di colore scuro, come la romana, contengono un’alta concentrazione di beta-carotene. Con l’eccezione della varietà iceberg, la lattuga è anche una buona fonte di folacina e di ferro.
Per la presenza di una proteina allergizzante (Lac s 1) la lattuga può, se pur raramente, essere causa di allergia alimentare. Le lattughe alimentari, in diversa misura in funzione della varietà e della fase vitale della pianta, contengono in piccola quantità sostanze a moderata azione sedativa.