Ingredienti
- 200gr soncino
- 150gr Cime di rapa
- 2 Uova
- 1 ciuffettino Prezzemolo
- 30gr Capperisotto sale
- 1 vasetto Yogurtbianco
- 1 cucchiaino Senape
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
Direzione
Insalata di Soncino con Uova sode e Cime di Rapa
L’Insalata di Soncino con Uova sode e Cime di Rapa è un contorno gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena, anche pasquale, in famiglia o con amici o per un buffet.
Per l’Insalata di Soncino con Uova sode e Cime di Rapa disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un pentolino pieno di acqua bollente leggermente salata far rassodare le 2 uova per 9 minuti dalla ripresa del bollore.
Farle raffreddare sotto acqua corrente, sgusciarle, tagliarne 1 a spicchi, l’altra tritarla e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo e tenere da parte.
Mettere le foglie di insalata nella centrifuga per verdure, lavarle cambiando almeno 3 volte l’acqua di lavatura, azionare la centrifuga per asciugarle e tenere da parte.
Mettere le cime di rapa nella centrifuga per verdure, lavarle cambiando almeno 3 volte l’acqua di lavatura, azionare la centrifuga per asciugarle, tagliarle a pezzetti e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente i capperi, asciugare con carta assorbente da cucina, strizzarli e tenere da parte.
Nel bicchiere del frullatore mettere lo yogurt, 2 cucchiai di olio evo, la senape, 1 pizzico di sale azionare il frullatore al fine di ottenere una salsina omogenea e tenere da parte.
In una insalatiera mettere il soncino, le cime di rapa, le uova, i capperi, il prezzemolo tritato, condire con la salsa allo yogurt preparata e mescolare.
Servire in tavola direttamente nella insalatiera.
Nota
La cima di rapa o Brassica Rapa subsp. sylvestris var. esculenta è un ortaggio tipico dell’agricoltura italiana, coltivato soprattutto in quattro regioni:, lazio, Puglia, Molise e Campania, nelle quali si estende il 95% della superficie agricola dedicata a questa pianta. Introdotta dagli emigranti italiani, la sua coltivazione si è estesa anche all’estero, negli USA ed in Australia. Della pianta si consumano le infiorescenze in boccio (dette anche friarielli, nel napoletano, broccoletti o broccoli di rapa) insieme alle foglie più tenere che le circondano, secondo ricette che, in generale, fanno riferimento alla tradizione locale nelle diverse regioni. Per la sua caratteristica di vegetare e produrre con basse temperature è considerato un ortaggio autunnale o invernale, di cui si consiglia l’uso per il contenuto in sali minerali, vitamine e fattori antiossidanti. La cima di rapa è largamente utilizzata e molto diffusa nella cucina tradizionale meridionale, in particolare in quella pugliese e campana. Viene consumata cotta e rappresenta l’ingrediente principale di numerosi piatti tipici della cucina pugliese, tra cui le famose “orecchiette alle cime di rape”, gli “strascinati e cime di rape”, le “rape stufate col peperoncino”, “fave e rape”, “cime di rapa lesse condite con olio evo”. Un ampio utilizzo si ha in abbinamento alla salsiccia, per cui è nota una specialità campana: la pizza con i sasicc’ e friarielli e una simile pugliese: la puccia con rape e salsiccia del tarantino. Si preferisce l’uso di giovani esemplari, non più di 15 cm, per via del loro sapore meno amaro. Nella zona di Mottola, invece, si preferisce l’uso di esemplari più adulti, tra 25 e 30 cm, accompagnati da un sugo di lumache di terra.