Ingredienti
- 12 fettine sottili Fettina di manzoNoce di manzo
- 12 Filetti di acciugasotto olio
- 20gr Funghi secchi
- 15gr Capperisotto sale
- 15gr Cetriolicetriolini sotto aceto
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 6 foglie Salvia
- 2 cucchiai Olio Evo
- 30gr Farina 00
- 1/2 bicchiere Vino bianco secco
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Involtini alla Certosina
Gli Involtini alla Certosina sono un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per gli Involtini alla Certosina disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire i funghi secchi per almeno 30 minuti e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i capperi sotto sale, affettare sottilmente e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i cetriolini, affettare sottilmente e tenere da parte.
Sul piano di lavoro disporre le 12 fettine di manzo, stendere sopra ognuna 1 filetto di acciuga, un po’ di prezzemolo tritato, 1 macinata di pepe, arrotolarli su sé stessi in modo da formare 12 involtini.
Infarinare ogni involtino in ogni sua parte.
Infilare 2 a 2 gli involtini con uno stecchino frapponendo fra uno e l’altro 1 foglia di salvia.
In una padella antiaderente larga mettere a scaldare l’olio evo.
Mettere a rosolare gli involtini preparati in ogni loro parte, ben distesi nella padella e non sovrapposti, a fuoco moderato.
Aggiungere il vino bianco, far evaporare.
Unire i funghi strizzati e cuocere a padella coperta a fiamma bassa per 25 minuti, girarli ogni tanto.
Disporre, in bell’ordine, gli involtini su di un piatto di portata, eliminando gli stecchini.
Aggiungere nella padella di cottura degli involtini, nel sugo rimasto, i capperi ed i cetriolini affettati mescolare bene e versare sugli involtini.
Servire gli Involtini alla Certosina in tavola su piatto di portata o ad ogni commensale 2 involtini su piatto individuale.
Nota
Gli Involtini alla Certosina si possono accompagnare con patate al forno, con insalata fresca o verdura cotta.
Il manzo è il nome comune che indica l’utilizzo culinario della carne dei bovini, specialmente del bue domestico. La denominazione “manzo” si applica alla carne di bovino, in genere maschio castrato, macellata tra il terzo ed il quarto anno di età. Il manzo può essere anche ottenuto da mucche, tori e giovenche. Il bovino macellato entro il primo anno di vita viene invece chiamato vitello. L’accettabilità di questa carne come cibo varia in diverse parti del mondo. Il manzo è il terzo tipo di carne più consumata al mondo e rappresenta circa il 25% della produzione di carne mondiale, dopo la carne di maiale e la carne di pollo, rispettivamente al 38% e al 30%. In termini assoluti, Stati Uniti, Brasile e Cina sono i tre principali Paesi consumatori di manzo al mondo. I maggiori esportatori sono invece Brasile, India, Australia e Stati Uniti. La produzione di carne bovina è importante per tutte le economie del Sud America, soprattutto per Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile, ma anche per Messico, Canada, Nicaragua, Bielorussia e altri Stati.
Il manzo muscolare può essere tagliato per arrosti, costatine o bistecche (lombo, scamone, costata di manzo). Alcuni tagli sono trattati (carne in scatola, jerky ) e talvolta mescolato con carne di bovini di età superiore, più magri, macinata o utilizzata in salsicce.
Il sangue viene utilizzato in alcune varietà di sanguinaccio. Altre parti che si mangiano comprendono la coda, la lingua, il fegato, la trippa (dal reticolo al rumine), alcune ghiandole (in particolare il pancreas ed il timo, chiamato animella), il cuore, il cervello (anche se in alcuni casi si può incorrere in BSE), i reni e anche i testicoli del bue (negli Stati Uniti cucinati in un piatto chiamato Rocky Mountain oysters). Alcuni intestini sono cotti e mangiati così come sono, ma spesso vengono prima puliti per essere utilizzati come involucro naturale di salsicce. Le ossa, infine, sono usate per preparare il brodo di manzo.
Il manzo da bue domestico e da giovenca è molto simile, ossia tutti i trattamenti sono svolti allo stesso modo, anche se il bue è leggermente più grasso. La carne di vacca e di toro è più anziana e più difficile da trattare, quindi viene spesso utilizzata per essere tritata o macinata. Il bestiame allevato per la carne può essere lasciato crescere liberamente su praterie oppure il bacino di nutrimento può essere circoscritto a un recinto come parte di un’operazione di alimentazione chiamata foraggio. In questo tipo di impianti sono usati solitamente grano, proteine, crusca e preparati di vitamine.
La religione Indù considera la mucca un animale sacro, pertanto la macellazione e il consumo dei bovini è vietato nella maggior parte degli stati che costituiscono l’India.