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Lagane alla Calabrese

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Ingredienti

Regolare le porzioni
400gr Farina 00 Per Pasta
4 Uova Per Pasta
1 cucchiaio Olio Evo Per Pasta
qb Sale Per Pasta
1,5 litri Latte Per Condimento
80gr Burro Per Condimento
100gr Pecorino Per Condimento
qb Sale Per Condimento

informazioni Nutrizionali

2,5g
Proteine
126k
Calorie
1g
Grassi
28,1g
Carboidrati
1,1g
Zuccheri

Lagane alla Calabrese

Lagane alla Calabrese

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Lagane alla Calabrese:
Preparare la lagane.
In una pentola con il latte leggermente salato, mettere a lessare le lagane e
cuocere alcuni minuti, circa 5 (ma dipende anche dallo spessore della pasta).
Scolare al dente le lagane, versarle in una zuppiera, aggiungere il burro crudo, il pecorino grattugiato e mescolare bene.

  • 1
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Lagane alla Calabrese

Le Lagane alla Calabrese sono un primo piatto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.

Per le Lagane alla Calabrese disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

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Setacciare con cura la farina sulla spianatoia, formare la fontana, mettere al centro 1 cucchiaio di olio, le uova ed un pizzico di sale.

Lavorare con le mani il composto per 15 minuti, amalgamando bene gli ingredienti e avendo cura di cospargere di tanto in tanto la spianatoia con un poco di farina.

Aggiungere, se fosse il caso, acqua calda.

Continuare in questo modo fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo, quando nella pasta iniziano a vedersi delle bollicine, raccoglierla formando una palla.

Lasciarla riposare in una ciotola per 30 minuti.

Altro modo: mettere gli ingredienti nella impastatrice con gancio o con l’impastatore a fruste ritorte e lavorarli fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, aggiungere acqua calda alla bisogna, velocità 4 per 10 minuti, eventualmente terminare la lavorazione a mano.

Lasciarla riposare in una ciotola per 30 minuti.

Tirare la sfoglia a mano, con il mattarello, o con la macchinetta a manovella o elettrica. (Ampia o Imperia)

Nel primo caso la sfoglia va lavorata ancora con le mani per alcuni minuti e poi appiattita con il mattarello allargandola fino a formare un grande disco di spessore sottile ed omogeneo.

Si lascia riposare per 10 minuti coperta da un telo.

Con la macchina per tirare la pasta Ampia o Imperia

Passare l’impasto 10 volte    sul     N°       1

“              “   1      “        “       “         3

“              “   1      “        “       “         5 o 6

Montare sulla macchina l’accessorio per tagliatelle, passare le strisce di pasta ricavate e depositare le lagane fuoriuscite sulla spianatoia un po’ infarinata, sparigliarle in modo che non si attacchino le une con le altre.

Per la lavorazione a mano, prendere il grande disco e con la rotella ritagliare le lagane della grandezza di 5 mm.

In una pentola con il latte leggermente salato, mettere a lessare le lagane e

cuocere alcuni minuti, circa 5 (ma dipende anche dallo spessore della pasta).

Scolare al dente le lagane, versarle in una zuppiera, aggiungere il burro crudo, il pecorino grattugiato e mescolare bene.

Servire in tavola direttamente nella zuppiera.

Nota

Con il termine pecorino si indica un formaggio prodotto con latte di pecora, il quale si differenzia da quello vaccino soprattutto per la percentuale di grasso e di caseina: più del doppio, il che ai fini della caseificazione configura un latte particolarmente ricco.

Storicamente di origine Mediterranea, è un prodotto diffuso anche altrove.

In Italia il pecorino ha raggiunto una produzione di tale qualità da occupare una posizione strategica nel settore lattiero caseario dando origine a un comparto produttivo valido e da valorizzare, con tecniche di lavorazione simili ma con differenti sfumature che portano a formaggi diversi e dunque non concorrenziali fra loro.

La Comunità Europea ha riconosciuto ben otto Denominazione di Origine Protetta (DOP) registrati sotto il nome “pecorino”: si tratta del Pecorino Romano, Pecorino Toscano, Pecorino Sardo, Pecorino di Filiano, Pecorino Crotonese, Pecorino di Picinisco, Pecorino Siciliano e del Pecorino delle Balze Volterrane.

Diversi altri formaggi pecorini italiani inoltre rientrano nell’elenco dei  Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

In Italia i formaggi pecorini sono prodotti in diverse regioni, soprattutto quelle centrali, meridionali e nelle isole. Le tre denominazioni DOP più diffuse e conosciute e prodotte in più regioni sono: il Pecorino Romano, prodotto in Sardegna (97%), Toscana (2%) e Lazio (1%), il Pecorino Toscano che è prodotto sia in Toscana che in Lazio e il Pecorino Sardo prodotto in Sardegna. Gli altri pecorini sono prodotti a livello regionale e spesso provinciale, assumendo una forte connotazione geografica.

Il Pecorino può essere classificato in base alla stagionatura: fresco, Primo sale, Secondo sale o semi-stagionato e stagionato.

I caseifici producono diverse varianti aggiungendo:

pepe nero, peperoncino, pomodori secchi, olive o tartufo.

 

 

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