Ingredienti
- 400gr Linguineo trenette
- 4 cucchiai Olio Evo
- 3 spicchi Aglio
- 1 Peperoncinorosso piccante
- 50gr Prezzemolo
- qb Sale
Direzione
Linguine alla Napoletana
Le Linguine alla Napoletana sono un primo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per le Linguine alla Napoletana
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il peperoncino, tritarlo e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente salata,
mettere a cuocere la pasta, per il tempo di cottura indicato sulla confezione dal produttore.
5 minuti prima della cottura mettere,
in una padella antiaderente, a scaldare l’olio evo.
Aggiungere l’aglio e farlo imbiondire.
Unire il peperoncino, 1 pizzico di sale,
4 cucchiai di acqua di cottura della pasta,
il prezzemolo tritato e far bollire a fiamma bassa per 4 minuti.
Scolare la pasta al dente, versarla in padella,
mescolare bene e lasciare sul fuoco per 3 minuti mescolando.
Servire in tavola in una zuppiera
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Le Linguine alla Napoletana sono un primo piatto tipico della tradizione culinaria Campana.
L’aglio (Allium sativum ) è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Lilliaceae.
Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
A causa della sua coltivazione molto diffusa l’aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell’antico Egitto.
L’odore caratteristico dell’aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’allina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile.
La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l’anno seguente, coi primi caldi. L’aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come Bagna cauda, pesto, aioli, tzatziki . La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati.
Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.
Si consigliava di tenere l’aglio addosso la notte che precede il 24 giugno (S. Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d’ Estate.