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Maritozzi

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Ingredienti

Regolare le porzioni
800gr Pasta pane
80gr Arancia candita
30gr Pinoli
30gr Uvetta
3 cucchiai Olio Evo
50gr Zucchero
1 pizzico Sale

informazioni Nutrizionali

4,5g
Proteine
341k
Calorie
13,2g
Grassi
43,3g
Carboidrati
1,2g
Zuccheri

Maritozzi

Maritozzi

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una ciotola capiente mettere la pasta pane, l’olio evo, lo zucchero, 1 pizzico di sale, ½ bicchiere di acqua tiepida, impastare bene con le mani per amalgamare tutti gli ingredienti.
Aggiungere i pinoli, l’uvetta strizzata, l’arancia candita a dadini ed amalgamare bene il tutto con le mani.
Prelevare un pezzo di pasta ottenuta della dimensione di una prugna e formare con le mani dei piccoli panini, continuare fino ad esaurimento della pasta.
Depositare i panini preparati su di una leccarda da forno ricoperta da carta da forno.
Infornare a forno caldo a 180°C fino a colorazione dei panini, circa 30 minuti.

  • 50
  • Serves 8
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Maritozzi

I Maritozzi sono ottimi da servire con il thè, per la merenda o per la prima colazione.

Per i Maritozzi
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire l’uvetta
per almeno 30 minuti, strizzarla e tenere da parte.

Sul piano di lavoro tagliare a dadini fini la arancia candita
e tenere da parte.

In una ciotola capiente mettere la pasta pane, l’olio evo,
lo zucchero, 1 pizzico di sale, ½ bicchiere di acqua tiepida,
impastare bene con le mani per amalgamare tutti gli ingredienti.

Aggiungere i pinoli, l’uvetta strizzata,
l’arancia candita a dadini ed amalgamare bene il tutto con le mani.

Prelevare un pezzo di pasta ottenuta della dimensione di una prugna
e formare con le mani dei piccoli panini,
continuare fino ad esaurimento della pasta.

Depositare i panini preparati
su di una leccarda da forno ricoperta da carta da forno.

Infornare a forno caldo a 180°C
fino a colorazione dei panini, circa 30 minuti.

Servire in tavola su piatto di portata
o su alzatina per dolci.

 

 

Nota
La pasta pane la si trova già pronta al supermercato.

I Maritozzi sono i dolci della più antica tradizione pasticcera Romana.

Gli antichi romani, formavano delle piccole pagnotte dolci arricchite con uvetta, altra frutta secca e ricoperte di miele.

Con il Cristianesimo, il maritozzo era il solo dolce concesso in Quaresima.

I maritozzi venivano regalati dai fidanzati alle loro promesse spose nel primo venerdì di marzo, oggi il nostro San Valentino, e all’interno dell’impasto veniva posto un anello come pegno per il matrimonio.

Questa è la ricetta semplice della tradizione antica senza panna ed altre golosità aggiunte nel tempo dai vari chef pasticceri.

La farina alimentare (dal latino farīna, derivato da far «farro») è il prodotto della macinazione dei frutti secchi o dei semi di varie piante: si ha farina di grano, di mais, di orzo, di farro, di riso, di avena, di segale, di castagne, di ceci, di mandorle, di grano saraceno. Comunemente però indichiamo col nome di farina, senza specificarne l’origine, quella ottenuta dal grano tenero (Triticum aestivum) e usata per la panificazione, in pasticceria e in cucina. La farina di grano duro, usata per la panificazione e la produzione di pasta alimentare, prende il nome di “semola”.

Una “farina” è un prodotto macinato fine; alla vista non sono distinguibili i singoli frammenti e al tatto risulta come una polvere impalpabile, come il talco o la polvere di cacao.

La farina 00 è quella più raffinata e priva di particelle di crusca e cruschello.

La farina integrale è quella con la più alta percentuale di cruschello e crusca, la legge italiana impone dei limiti che sono 1,3%-1,7% di presenza di ceneri (nella tabella qui sotto il valore delle ceneri corrisponde al valore di sali minerali). Il grano tenero macinato veramente in modo integrale possiede mediamente una percentuale di ceneri (sali minerali) che varia dal 2 al 2,2%, quindi nella farina integrale normalmente commercializzata una parte della crusca è asportata.

La proprietà più importante della farina è il fattore di panificabilità (chiamato spesso “Forza”, cioè la capacità di resistere nell’arco del tempo alla lavorazione. La Forza della farina deriva dalla qualità del grano macinato per produrla, quindi dal suo contenuto proteico, in particolare di quello di unità proteiche insolubili in acqua gliadine e glutenine. Queste proteine semplici poste a contatto con l’acqua e grazie all’azione meccanica dell’impastare, formano un complesso proteico detto glutine, che costituisce la struttura portante dell’impasto. Si tratta di un complesso viscoelastico stabilizzato da legami di natura covalente (ponti di solfuro, etc.) e non (legami idrogeno, ionici, interazioni di tipo idrofobico, forze di Van der Waals, etc.) che trattiene sia i componenti dell’impasto, microrganismi compresi, sia i gas, metaboliti secondari ecc. che si sviluppano all’interno nella struttura.

Le farine in commercio al dettaglio hanno un fattore di panificabilità variabile. Solitamente quella delle farine 0 e 00 generiche si aggira sul W 150, quella delle 00 specifiche per prodotti non lievitati (creme, torte a lievitazione chimica come il plum-cake, biscotti, crostate) dal W 80 al W 150, quella delle 00 e 0 specifiche per pizza dal W 200 al W 280, quella delle 00 specifiche per dolci lievitati intorno al W 300. Le farine chiamate manitoba portano il nome della provincia del Manitoba (Canada) di cui è originario il grano con cui sono prodotte; attualmente questa varietà è coltivata in tutto il mondo. La farina manitoba presenta un alto contenuto proteico e conseguentemente una maggiore capacità di assorbimento dei liquidi, maggiore elasticità e resistenza, comunque queste proprietà non implicano un maggior valore del fattore di panificabilità (forza) per cui non è detto che le farine manitoba siano più forti di altre varietà.

Le confezioni per uso domestico oramai indicano spesso sia il valore W della farina sia la composizione del prodotto. Se non è presente il valore di W, una qualche indicazione è data dal contenuto proteico. Quest’ultimo è sempre dichiarato ed è espresso in grammi e in percentuale nella tabella dei valori nutrizionali. Una farina 00 standard ne contiene ca. 9,5 g, una manitoba ca. 12,5. Più è alto il contenuto proteico, più la farina è da ritenersi forte e più lungo è il tempo minimo richiesto per la lievitazione.

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Chef Ricettiamo

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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