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Medaglioni di Aragosta

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Ingredienti

Regolare le porzioni
2 Aragosta da 700gr l’una
150gr Burro
25gr Farina 00
30gr Pangrattato
3 Uova
2 limone
1 ciuffetto Prezzemolo
6 fette Pane casereccio
3 cucchiai Olio Evo
qb Noce moscata
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

19g
Proteine
89k
Calorie
1g
Grassi
1g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Medaglioni di Aragosta

Medaglioni di Aragosta

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Medaglioni di Aragosta:
In un piatto fondo preparare una marinata mettendo l’olio evo, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, noce moscata, pepe, sale e mescolare bene.
Passare una alla volta le fette di aragosta nella marinata, nella farina, nelle uova sbattute ed infine nel pangrattato.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 80gr di burro.
Aggiungere i medaglioni di aragosta panati e farli dorare da ambo le parti.
Prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Disporre le fette di pane tostato su di un piatto di portata, mettere su ogni fetta un medaglione di aragosta panato e decorare il piatto con gli spicchi di limone.

  • 75
  • Serves 6
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Medaglioni di Aragosta

I Medaglioni di Aragosta sono un piatto molto versatile può essere servito come antipasto o come un secondo piatto molto raffinato e gustoso, ideale da servire in pranzi o cene importanti.

Per i Medaglioni di Aragosta disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Togliere il burro dal frigorifero e tenere a temperatura ambiente.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i limoni, tagliarli a spicchi e tenere da parte.

In un piatto fondo mettere il pangrattato e tenere da parte.

In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.

In un piatto fondo sbattere con i rebbi di una forchetta le uova con 1 pizzico di sale e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Imburrare le fette di pane disporle su di una leccarda da forno, ricoperta da carta da forno, leggermente distanziati le une dalle altre.

Infornare a forno caldo a 180°C per 8 minuti, girarle 1 volta sola, sfornare e tenere da parte.

Spazzolare, lavare sotto acqua corrente le aragoste e asciugarle con carta assorbente da cucina.

In una pentola piena di acqua bollente salata, mettere a cuocere, a piena ebollizione, le aragoste per 35 minuti.

Sgocciolarle e lasciar raffreddare.

Dividerle in 2 parti incidendo con il coltello la parte superiore della testa e proseguire il taglio per tutta la lunghezza.

Togliere anche il budellino nero.

Togliere la polpa dell’aragosta dal guscio, tagliarla a fette di 1cm di spessore e tenere da parte.

Estrarre la carne dalle chele e dalla testa utilizzando l’apposita pinza, tritarla finemente ed impastarla con la stessa quantità di burro in modo da ottenere una salsa omogenea, metterla in salsiera e tenere da parte.

In un piatto fondo preparare una marinata mettendo l’olio evo, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, noce moscata, pepe, sale e mescolare bene.

Passare una alla volta le fette di aragosta nella marinata, nella farina, nelle uova sbattute ed infine nel pangrattato.

In una padella antiaderente mettere a scaldare 80gr di burro.

Aggiungere i medaglioni di aragosta panati e farli dorare da ambo le parti.

Prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

Disporre le fette di pane tostato su di un piatto di portata, mettere su ogni fetta un medaglione di aragosta panato e decorare il piatto con gli spicchi di limone.

Servire in tavola su piatto di portata preparato con la salsa di burro di aragosta in salsiera a disposizione dei commensali.

 

 

Nota

L’aragosta (Palinurus elephas), conosciuta comunemente come aragosta mediterranea, aragosta spinosa europea, aragosta spinosa comune, è un crostaceo dell’ordine Decapoda che vive nei fondali del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico orientale. Ha una taglia medio – grande con una lunghezza media di 20–40 cm e massima di 50 cm ed un peso fino a 8 kg. Vive nei fondali rocciosi dai 20 m fino ai 150 m di profondità. È una specie gregaria, si trovano spesso insieme numerosi esemplari. Teoricamente questo crostaceo può vivere all’ infinito, dato che il suo DNA non invecchia, ma lo sforzo del cambio di carapace e le probabili infezioni a cui va incontro durante questa fase della sua crescita, sono la causa della sua morte.

Ne sono stati pescati esemplari di oltre 150 anni, più di uno con peso superiore ai 20 kg.

Si nutre di plancton, alghe, spugne, anellidi, echinodermi, briozoi, crostacei, pesci e alcune specie di coralli, a volte anche carcasse di questi.

In alcune ricette viene applicato il metodo della cottura a vivo in acqua bollente, in quanto è opinione diffusa che gli invertebrati non percepiscano dolore. Nel febbraio 2013 è stato pubblicato un nuovo studio di ricercatori irlandesi che ha smentito l’opinione comune ed il vecchio studio norvegese, evidenziando come i movimenti del crostaceo al momento dell’immersione non sarebbero dovuti a riflessi automatici, ma a reale percezione del dolore

Nelle aragoste, come per molti artropodi, la proteina tropomiosina è allergenica e può essere causa di allergia alimentare anche grave.

 

 

Ricetta per Medaglioni di coda di rospo con salsa allo zafferano

 

 

 

Ricetta per Medaglioni di coda di rospo

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