Ingredienti
- 12 Melanzana
- 1kg Pomodori
- 1 ciuffo Prezzemolo
- 4 spicchi Aglio
- 12 Filetti di acciugasotto olio
- 1 cucchiaio Olio Evo
- 1/2 litro olio arachidi
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Melanzane alla Calabrese
Le Melanzane alla Calabrese sono un piatto versatile si possono servire come antipasto o come un contorno o come un secondo piatto particolare e sfizioso, ideale per un pranzo od una cena con familiari ed amici o per un buffet.
Per le Melanzane alla Calabrese
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Scolare le acciughe dall’olio di conservazione,
tritarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
i pomodori, togliere il torsolo, i semi,
tagliarli a listarelle e tenere da parte.
Pulire, tritare l’aglio
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le melanzane, pelarle, tagliarle ciascuna a fette
di ½ cm di spessore per la lunghezza, salarle,
metterle sotto un peso per 60 minuti
per far rilasciare tutta la loro acqua.
Lavarle sotto acqua corrente,
asciugarle con carta assorbente da cucina.
In una padella antiaderente
mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Aggiungere le fettine di melanzane,
friggerle in ogni loro parte,
girandole ogni tanto fino a doratura completa.
Depositarle su carta assorbente da cucina
per far rilasciare l’olio in eccesso.
In una padella antiaderente
mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere il trito di acciughe,
l’aglio tritato, prezzemolo tritato
e far rosolare per 2 minuti mescolando.
Aggiungere i pomodori a listarelle,
salare, pepare e far addensare il sugo per 15 minuti a fuoco moderato,
mescolare ogni tanto.
Depositare ordinatamente su di un piatto di portata metà delle fettine di melanzane fritte,
stendere su di esse il sugo al pomodoro preparato
e ricoprirle con l’altra metà delle fettine di melanzane fritte.
Servire in tavola caldi su piatto di portata.
Nota
Le Melanzane alla Calabrese fanno parte della tradizione culinaria Calabra in particolare della zona di Catanzaro.
La melanzana o Solanum melongena è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, coltivata per il frutto commestibile. La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco. In Italia venne inizialmente chiamata petonciana o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne mutata in mela dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l’articolo (al-bādhingiān) derivano invece la forma catalana (albergínia) e francese (aubergine). La melanzana è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. I fiori grandi, solitari, sono violacei o anche bianchi. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente nere, commestibili dopo la cottura. La melanzana è originaria dell’India. Sebbene esistano innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sud-est asiatico sin dalla preistoria, sembra che in Europa fosse sconosciuta fino al XVI secolo. La diffusione in Europa di nomi derivati dall’arabo e la mancanza di nomi antichi latini e greci indicano che fu portata nell’area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. La melanzana cruda ha un gusto amaro che si stempera con la cottura, che rende inoltre l’ortaggio più digeribile e ne esalta il sapore. La melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l’olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti. Per questi motivi la melanzana è consumata preferibilmente cotta. Si consuma fritta, cotta al forno o grigliata; alcune preparazioni tipiche sono: le melanzane alla parmigiana, la moussakà, la ratatouille, la pasta alla Norma e la Caponata.