Ingredienti
- 4 Melanzane
- 20 Pomodorinidatterini
- 300gr Passata di pomodoro
- 150gr formaggioAsiago
- 1 Cipolle rosse
- 4 rametti Basilico
- 1 cucchiaio Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Melanzane in Terracotta
Le Melanzane in Terracotta sono un secondo piatto light molto gustoso e saporito e si possono gustare in qualsiasi stagione.
Per le Melanzane in Terracotta
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- le melanzane, pelarle, tagliarle a dadini di 1cm per lato e tenere da parte
- i pomodorini, tagliarli a metà e tenere da parte
- le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte
- tritare finemente la cipolla e tenere da parte
- tagliare a fettine l’asiago,
con un coltello ben affilato e tenere da parte
Mettere, in una pentola di terracotta,
con lo spargifiamma sotto,
a scaldare l’olio evo.
Mettere la cipolla tritata finemente
e soffriggere per 5 minuti a fiamma moderata.
Aggiungere i pomodorini tagliati a metà,
la passata di pomodoro,
le melanzane a dadini
e mescolare bene.
Aggiungere 1/2 bicchiere di acqua bollente,
coprire con il suo coperchio di terracotta
e cuocere per 40 minuti.
Aggiungere il basilico tritato
e lasciar cuocere per altri 30 minuti
mescolare ogni tanto.
Se il sugo dovesse asciugarsi
aggiungere un filo di acqua bollente.
Spegnere il fuoco.
Coprire le melanzane a dadini
con l’asiago a fettine
in modo da coprire tutta la preparazione.
Mettere in forno,
modalità grill e gratinare per 10 minuti
o alla fusione del formaggio.
Servire in tavola
nella pentola di terracotta.
Nota
La melanzana o Solanum melongena è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, coltivata per il frutto commestibile. La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco. In Italia venne inizialmente chiamata petonciana o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne mutata in mela dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l’articolo (al-bādhingiān) derivano invece la forma catalana (albergínia) e francese (aubergine). La melanzana è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. I fiori grandi, solitari, sono violacei o anche bianchi. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente nere, commestibili dopo la cottura. La melanzana è originaria dell’India. Sebbene esistano innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sud-est asiatico sin dalla preistoria, sembra che in Europa fosse sconosciuta fino al XVI secolo. La diffusione in Europa di nomi derivati dall’arabo e la mancanza di nomi antichi latini e greci indicano che fu portata nell’area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. La melanzana cruda ha un gusto amaro che si stempera con la cottura, che rende inoltre l’ortaggio più digeribile e ne esalta il sapore. La melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l’olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti. Per questi motivi la melanzana è consumata preferibilmente cotta. Si consuma fritta, cotta al forno o grigliata; alcune preparazioni tipiche sono: le melanzane alla parmigiana, la moussakà, la ratatouille, la pasta alla Norma e la Caponata.