Ingredienti
- 1kg Melanzane
- 100gr peperoni
- 1 spicchio Aglio
- 100gr Pomodori
- 1 ciuffo Prezzemolo
- 1/2 limone
- 50gr maionese
- 50gr Olio Evo
- qb Sale
- qb Pepe
Direzione
La Melintzanosalata è una salsa di melanzane greca. La Melintzanosalata è una ricetta semplice e veloce da preparare. La Melintzanosalata è una salsa di melanzane greca che viene gustata come antipasto assieme al pane, ma che si abbina ottimamente anche alla carne alla brace.
Per la Melintzanosalata
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte
- le melanzane e tenere da parte
- il peperone, tritarlo e tenere da parte
- il pomodoro, tritare la polpa e tenere da parte.
Pelare l’aglio, eliminare il germoglio verde interno,
soprattutto quando l’aglio non è più novello,
tritarlo e tenere da parte.
Spremere un limone nello spremiagrumi
e tenere il succo da parte.
Abbrustolire su una griglia, le melanzane intere,
quando saranno ben cotte all’interno, pelarle,
posarle su di un setaccio e lasciarle scolare per 1 notte.
Ricavare dalle melanzane la polpa,
schiacciarla con una forchetta,
raccoglierla in una ciotola ed aggiungere l’aglio,
il peperone tritato, la polpa di pomodoro tritata,
il prezzemolo tritato ed il succo di limone.
Per rendere cremosa la salsa unire la maionese,
sale, pepe, olio evo
e mescolare bene al fine di ottenere un composto omogeneo.
Decorare, a piacere,
con olive nere denocciolate.
Spalmare su pane tostato.
Servire in tavola in salsiera
ad uso di tutti i commensali.
Nota
La Melintzanosalata è una ricetta molto diffusa in Grecia, esistono numerosissime varianti alcune contengono limone al posto dell’aceto, altre basilico al posto del prezzemolo, oppure yogurt greco. La Melintzanosalata è un piatto vegetariano sano e sfizioso.
La melanzana o Solanum melongena è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, coltivata per il frutto commestibile. La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco. In Italia venne inizialmente chiamata petonciana o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne mutata in mela dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l’articolo (al-bādhingiān) derivano invece la forma catalana (albergínia) e francese (aubergine). La melanzana è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. I fiori grandi, solitari, sono violacei o anche bianchi. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente nere, commestibili dopo la cottura. La melanzana è originaria dell’India. Sebbene esistano innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sud-est asiatico sin dalla preistoria, sembra che in Europa fosse sconosciuta fino al XVI secolo. La diffusione in Europa di nomi derivati dall’arabo e la mancanza di nomi antichi latini e greci indicano che fu portata nell’area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. La melanzana cruda ha un gusto amaro che si stempera con la cottura, che rende inoltre l’ortaggio più digeribile e ne esalta il sapore. La melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l’olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti. Per questi motivi la melanzana è consumata preferibilmente cotta. Si consuma fritta, cotta al forno o grigliata; alcune preparazioni tipiche sono: le melanzane alla parmigiana, la moussakà, la ratatouille, la pasta alla Norma e la Caponata.