Ingredienti
- 300gr Ceci
- 300gr Fagioli cannellini
- 100gr Farroo grano tenero
- 4 cucchiai Olio Evo
- 2 spicchi Aglio
- 1 rametto rosmarino
- qb Sale
- qb Pepe
Direzione
Mesciua, Zuppa Lericina, Ricetta originale
La Mesciua, Zuppa Lericina, letteralmente mescolanza, è parte della cucina povera spezzina nata, secondo tradizione tramandata nel Golfo dei Poeti, sul molo del porto. Infatti, le mogli degli scaricatori delle navi, usavano raccogliere sulle banchine i legumi caduti dalle fessure dei sacchi.
Per la Mesciua, Zuppa Lericina, disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro
Mettere in ammollo, la sera prima, i fagioli, coprendoli con abbondante acqua ed un pizzico di bicarbonato, aiuta ad ammorbidire la buccia.
Fare la stessa cosa con farro e ceci.
Lasciare tutto in ammollo per almeno 12 ore, cambiando l’acqua di tanto in tanto.
Scolare i legumi.
Metterli in pentole separate con acqua fredda che superi di 3 o 4 dita il loro volume.
Portare a bollore e lessarli secondo i tempi individuali, prima arriverà a cottura il farro poi i cannellini ed infine i ceci, aggiungere il sale a metà cottura.
Unire tutti i legumi in una unica pentola con il relativo liquido che non dovrà risultare eccessivo, si dovrà ottenere 1,5 litri di zuppa.
Regolare, se necessario, il sale, mettere 1 rametto di rosmarino legato ad 1 spicchio di aglio rivestito e cuocere per alcuni minuti in modo da amalgamare i sapori.
Prima di servire togliere il rametto di rosmarino con l’aglio.
Condire ogni piatto con 1 giro di olio evo ligure ed una macinata abbondante di pepe, servire in tavola.
Nota
Si può accompagnare la mesciua con crostini di pane tostati al forno o saltati in padella.
Oppure, durante gli ultimi minuti di cottura, aggiungere qualche muscolo lericino, cozze, o dei moscardini locali.
Storia
La mesciua, letteralmente mescolanza, è parte della cucina povera spezzina nata, secondo tradizione tramandata nel Golfo dei Poeti, sul molo del porto. Infatti, le mogli degli scaricatori delle navi, usavano raccogliere sulle banchine i legumi caduti dalle fessure dei sacchi. Le granaglie diventavano così gli ingredienti per zuppe sostanziose, in grado di sostituire la carne. Il contenuto della zuppa variava di volta in volta in base al mix trovato nel porto, crocevia del commercio dei legumi. Oggi nei mercati si possono acquistare sacchetti con la mesciua già pronta da cuocere nel mix tipico di cannellini, farro e ceci.