Ingredienti
- 250gr Farina di mais
- 30gr Farina 00
- 1,250 litri Latte
- 200gr Uvetta
- 2 Mele
- 100gr Marmellataprugne o ciliege
- 50gr Zucchero
- 1 limone
- qb Sale
Direzione
Miassa Veneta
La Miassa Veneta è’ un dolce della tradizione culinaria del Polesine, della zona di Rovigo, caratteristico del Natale e del Carnevale.
Per la Miassa Veneta
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Mettere in una ciotola l’uvetta con acqua tiepida
e far ammollare per almeno 30 minuti, strizzarla
e tenere da parte.
Lavare il limone, grattugiare la scorza
e tenere da parte.
Sul piano di lavoro sbucciare, tagliare a cubetti le mele
e tenere da parte.
In una pentola o paiolo con 1,250 litri di latte
ed un pizzico di sale far raggiungere l’ebollizione.
Gettare in un sol colpo la farina gialla
e mescolare bene con la frusta fino a che tutti i grumi si siano sciolti.
Continuare a mescolare con il tradizionale bastone per polenta
fino a che la polenta si stacchi facilmente dal bastone allora,
la polenta è cotta.
Ungere di burro una zuppiera capiente,
versare la polenta e far raffreddare un po’.
Aggiungere l’uvetta, le mele, la marmellata di prugne,
lo zucchero, la scorza di limone grattugiata,
la farina bianca ed amalgamare bene il tutto.
Versare il composto ottenuto in una tortiera
ricoperta da carta da forno.
Infornare a forno caldo a 160°C per 100 minuti,
il colore della torta deve essere ambrato.
Sfornare
e far intiepidire.
Servire in tavola su piatto di portata
o su alzatina per dolci.
Nota
La Miassa Veneta è nota con vari nomi a seconda della zona del Polesine in cui lo si prepara per cui lo si può trovare con il nome di Smiassa o di Smegiaza o di Smeada o di Miazza.
Nella cucina moderna lo si può assimilare come ad un migliaccio al latte veneto, per non confonderlo con quello toscano od il più famoso napoletano.
Nella lingua corrente italiana i termini confettura e marmellata sono generalmente sinonimi, con la prevalenza di quest’ultima espressione. Tuttavia dal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria, solo i prodotti ottenuti da agrumi possono essere venduti nell’Unione Europea con la denominazione di “marmellata”, mentre tutte le preparazioni con frutta differente devono essere chiamate “confettura”.
La confettura è la mescolanza portata a consistenza gelificata appropriata di zuccheri e polpa di una o più specie di frutta e acqua. Il frutto, a norma di legge, deve essere fresco, integro e sano, al giusto punto di maturazione ben pulito e spuntato; sono equiparate al frutto le radici dello zenzero, il pomodoro, il rabarbaro (limitatamente alle parti commestibili dei fusti), le carote, le patate, i cetrioli, le zucche, i meloni ed i cocomeri. La legge in vigore dal 1982 ed emendata nel 1992, stabilisce una definizione precisa per quattro prodotti distinti: confettura (extra e no), gelatina (extra e no), marmellata, crema di marroni. Dal 2004 è stata distinta la marmellata gelatina dalla marmellata.
La confettura oltre a zuccheri, acqua e polpa di frutta, può contenere purea di frutta; per gli agrumi può essere ottenuta dal frutto intero, tagliato od affettato.
La confettura extra deve contenere polpa non concentrata di frutta; in alcuni casi (cinorrodi, confettura extra senza semi di lamponi, more, ribes neri,mirtilli e ribes rossi può essere ottenuta, parzialmente o totalmente, anche dalla purea.
Per gli agrumi può essere ottenuta dal frutto intero, tagliato o affettato. Le mele, le pere, le prugne, le frutta, in generale, a nocciolo aderente come i meloni, i cocomeri, l’uva, le zucche, i cetrioli ed i pomodori, non possono essere usati mescolati ad altri per le confetture extra.
Con polpa di frutta s’intende la parte commestibile del frutto, eventualmente schiacciata e setacciata, per i frutti di bosco, ma non ridotta in purea. La purea è la stessa cosa ma ridotta in poltiglia attraverso procedimenti meccanici.
Sono ammessi:
- miele, in sostituzione dello zucchero
- succhi di frutta e di agrumi,
nella confettura e nella confettura extra,
solo in prodotti ottenuti da altri frutti. - Succo di piccoli frutti rossi,
nella confettura e nella confettura extra di cinorrodi,
fragole, lamponi, uva spina, ribes rossi, prugne e rabarbaro. - Succo di barbabietole rosse,
solo nella confettura prodotta con fragole,
lamponi, uva spina, ribes rossi e prugne. - Oli e grassi commestibili, pectina liquida,
scorze di agrumi, foglie di malvarosa.
Sostanze alcoliche come:
vino, vino liquoroso, noci, nocciole,
mandorle, vaniglia, vanillina, spezie
ed erbe aromatiche.
Secondo la legge vigente, la confettura e la confettura extra possono essere fatte
a partire da agrumi mentre la marmellata deve essere fatta a partire da agrumi
con l’aggiunta di estratti acquosi, succo e scorze.