Minestra con la Cocozza alla Napoletana
La Minestra con la Cocozza alla Napoletana è un primo piatto gustoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per la Minestra con la Cocozza alla Napoletana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il peperoncino, togliere il torsolo e tenere da parte.
Pelare la zucca, togliere il torsolo, i semi, tagliarla a fettine e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere l’aglio, schiacciarlo con i rebbi di una forchetta e far rosolare per 5 minuti a fiamma moderata.
Eliminare l’aglio, unire la zucca a fettine, il peperoncino, sale e coprire con acqua fredda e far bollire a padella coperta, a fiamma moderata fino alla riduzione in poltiglia della zucca e mescolare di tanto in tanto.
In una pentola piena di acqua bollente salata, mettere a cuocere i ditalini, per il tempo di cottura indicato sulla confezione dal produttore.
Scolarla al dente e versarla con un litro di acqua di cottura nella padella con la zucca, unire il prezzemolo tritato e mescolare.
Servire in tavola a ciascun commensale su piatto individuale e con il parmigiano in formaggera a disposizione dei commensali.
Nota
Con il termine zucca vengono identificati i frutti di diverse piante appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae, in particolare alcune specie del genere Cucurbita (Cucurbita Maxima, Cucurbita Pepo e Cucurbita moschata) ma anche specie appartenenti ad altri generi come ad esempio la Lagenaria vulgaris o zucca ornamentale. Il periodo di raccolta in Italia va da settembre a tutto novembre.
Le origini della coltivazione della zucca sono incerte. La testimonianza più antica proviene dal Messico, dove sono stati trovati semi di zucca risalenti al 7000/6000 a.C.
Discoride e Plinio definirono la zucca “refrigerio della vita umana, balsamo dei guai”.
La zucca del genere “cucurbita” è stata importata in Europa nel XVI secolo dai coloni spagnoli dall’America, dove era già coltivata.
Le specie più usate in cucina in Italia sono, per esempio, Cucurbita Maxima, come la Zucca Marina di Chioggia, e la Cucurbita Moschata, come la Zucca di Napoli.
La zucca è comunemente usata nella cucina di diverse culture: la polpa di zucca si consuma cotta, i semi si mangiano abbrustoliti e opportunamente salati, crudi sono stati utilizzati per le proprietà vermifughe e tenifughe, inoltre da essi viene estratto un olio commestibile dal gusto delicato. La zucca è un frutto che si presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella, alcune si conservano tagliate a fette ed essiccate. Particolarmente famosi sono i tortelli alla mantovana, ripieni appunto dell’omonima varietà di zucca.
Anche della zucca si possono usare i fiori, solamente quelli maschili, quelli cioè con il gambo (peduncolo) sottile, che dopo l’impollinazione sono destinati ad appassire, da friggere, dopo averli impanati, come quelli delle zucchine.
La zucca è celebre per l’usanza, diffusa in occasione della festa di Halloween, di svuotarla, intagliarla in modo che ricordi un volto umano, e inserire al suo interno una candela o un’altra luce. Il personaggio così ottenuto prende il nome di Jack o’ Lantern. Il tipo di zucca solitamente usato per questa creazione è la Connecticut field pumpkin (Cucurbita pepo).