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Minestra di Riso alla Genovese

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Ingredienti

Regolare le porzioni
250gr Riso arborio o Vialone
400gr Cavolo Cappuccio
100gr Bietole
1 ciuffetto Prezzemolo
qb Sale
1 mazzetto Basilico Per il Pesto
1/2 bicchiere Olio Evo
20gr Parmigiano Reggiano
20gr Pinoli
20gr Pecorino grattugiato
1 cucchiaino Sale

informazioni Nutrizionali

2,5g
Proteine
135k
Calorie
1g
Grassi
28,9g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Minestra di Riso alla Genovese

Minestra di Riso alla Genovese

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Minestra di Riso alla Genovese:
In una pentola mettere le foglie di bietole e le foglie di cavolo cappuccio tagliate a pezzi, il prezzemolo tritato, sale, coprire con acqua fredda e far prendere il bollore a fiamma moderata.
Aggiungere il riso e cuocere per 15 minuti.
Unire 1 cucchiaio di pesto e terminare la cottura del riso secondo i tempi scritti sulla confezione dal produttore, solitamente 20 minuti.
Mettere in una zuppiera il rimanente pesto, versare la minestra di riso cotta e mescolare bene.

  • 60
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Minestra di Riso alla Genovese

La Minestra di Riso alla Genovese è un primo piatto gustoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per la Minestra di Riso alla Genovese disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte.

Lavare, mondare le bietole, eliminare i gambi e le foglie ammalorate, tagliarle a pezzi e tenere da parte.

Lavare, mondare le foglie del cavolo cappuccio, eliminare il fondo e le foglie ammalorate, tagliare a pezzi le rimanenti foglie e tenere da parte.

Preparare il Pesto:

Mettere nel bicchiere del frullatore:

l’olio, il parmigiano, il pecorino, il sale ed i pinoli, (aglio) azionare velocemente.

Alla fine aggiungere il basilico frullando velocemente (non farlo scaldare) e tenere da parte.

Se si vuole il pesto con l’aglio aggiungere 2 spicchi di aglio nel bicchiere del frullatore.

In una pentola mettere le foglie di bietole e le foglie di cavolo cappuccio tagliate a pezzi, il prezzemolo tritato, sale, coprire con acqua fredda e far prendere il bollore a fiamma moderata.

Aggiungere il riso e cuocere per 15 minuti.

Unire 1 cucchiaio di pesto e terminare la cottura del riso secondo i tempi scritti sulla confezione dal produttore, solitamente 20 minuti.

Mettere in una zuppiera il rimanente pesto, versare la minestra di riso cotta e mescolare bene.

Servire in tavola direttamente in zuppiera.

 

 

Nota

Per fare un buon pesto tenere il contenitore in cui si frullano gli ingredienti immerso nel ghiaccio o nel freezer per 45 minuti ciò evita l’ossidazione del pesto così rimane verde brillante.

Sbollentare 3 volte l’aglio nel latte, tagliare a metà e togliere l’anima (il centro), così trattato è più digeribile.

Non fare mai saltare in padella la pasta con il pesto.

Il pesto sprigiona la sua fragranza con il calore della pasta appena scolata.

Le paste più indicate sono:

Trofie fresche cotte con fagiolini e tocchetti lessi di patate.

Orzo e farro lessati serviti a freddo con pomodorini a tocchetti conditi con aglio, olio e basilico.

Il riso è un alimento costituito dalla cariosside prodotta da diverse piante dei generi Oryza e Zizania opportunamente lavorata.

Le più note specie utilizzate sono l’ oryza sativa (da cui si ottiene il “riso asiatico”) e l’Oryza glaberrima (da cui si ottiene il “riso africano”).

Il riso è il cereale più consumato dalla popolazione umana nel mondo ed è alla base della dieta asiatica. Costituisce il cibo principale per circa la metà della popolazione mondiale e viene coltivato in quasi tutti i paesi del mondo. È il prodotto agricolo con la più alta produzione mondiale (741,5 milioni di tonnellate registrate nel 2014). Degno di nota è anche il riso selvatico (Zizania) che, a differenza delle qualità ricavate dalle piante di Oryza sativa e Oryza glaberrima, cresce di solito allo stadio selvatico. Tuttavia, tale tipologia di riso può anche essere messa in commercio e può costituire una prelibatezza culinaria.

Le origini del riso non sono certe; si ritiene che le varietà più antiche siano comparse oltre quindicimila anni fa lungo le pendici dell’Himalaya. L’unica cosa certa sulle origini di questo alimento è che è nato in Asia, precisamente in Cina verso il sesto millennio A.C., dove era coltivato a scopo alimentare, così come testimoniato da diversi siti del neolitico della Cina orientale.

Si diffuse poi in Mesopotamia, Persia, Egitto e infine in Europa. In particolare il riso era già conosciuto in Europa nell’antica Grecia e nell’Impero Romano, ma non fu coltivato fino all’ VII secolo quando gli Arabi lo introdussero in Spagna.

Nell’America settentrionale, nell’epoca precolombiana, si coltivava invece il riso prodotto dalla pianta Zizania aquatica.

Per classificare le tipologie di riso, importanti sono le sezioni trasversali e longitudinali delle cariossidi; uno dei parametri è il rapporto lunghezza/larghezza, altro carattere è l’evidenziazione del dente (presenza dell’embrione). La striscia può essere più o meno scura, la perla può essere vitrea o perlata.

La ssp. japonica dell’Oryza sativa si divide in 5 tipologie:

Risi comuni (tondi e piccoli) – Risi semifini (tondi di media lunghezza) – Risi fini (affusolati e lunghi) – Risi superfini (grossi e lunghi) – Risi aromatici –

Alcune varietà di riso sono:

Arborio – Baldo – Basmati – Carnaroli – Jasmine – Lido – Maratelli – Originario – Ribe – Riso di Grumolo delle Abbadesse – Riso nero glutinoso – Riso Roma – Riso Venere – Riso Vialone Nano Veronese – Rosa Marchetti – Vialone Nano –

La classificazione del riso in Italia e suddivisa i 4 categorie principali e più precisamente:

Riso Comune come ad esempio Balilla e Ambra usato per minestre e brodi.

Riso Semifino come ad esempio Vialone Nano e Venere utilizzato per minestre, timballi e supplì.

Riso Fino come ad esempio Ribe e S. Andrea usato per ripieni di verdure, sartù, e bordure.

Riso Superfino come ad esempio Carnaroli, Baldo, Arborio e Roma utilizzato per risotti e riso in bianco.

Per una cottura perfetta si deve utilizzare ½ litro di acqua per ogni 100gr di riso.

Utilizzare 10gr di sale per ogni litro di acqua.

A cottura ultimata condire il riso con 20gr di burro per persona e 15gr di parmigiano grattugiato per persona.

Prima della cottura, il riso viene generalmente sciacquato con acqua per eliminare eventuali impurità e l’amido in eccesso e può essere, specialmente nel caso di riso integrale, tenuto a mollo per ridurre i tempi di cottura.

Dopo queste eventuali operazioni preliminari, il riso generalmente viene cucinato a vapore o attraverso bollitura. Durante la cottura, i chicchi di riso assorbono l’acqua, aumentando di volume. A seconda della tecnica utilizzata, può rimanere acqua in eccesso, che viene scolata dopo la cottura, oppure il riso può assorbirla tutta (cottura all’orientale).

Alcune ricette prevedono inoltre di svolgere una frittura veloce del riso in olio o grasso prima della sua cottura in acqua. Questa tecnica viene utilizzata ad esempio per la preparazione di risotti, pilaf (in Iran e Afghanistan) e biryani (in India e Pakistan).

Il riso è anche messo in commercio come “riso istantaneo”: in questo caso il riso è già cotto e necessita solo di aggiunta di acqua calda e qualche minuto di tempo per essere consumato.

Il riso, oltre a trovare largo impiego come piatto base, nella forma di riso salato bollito, si presta alla preparazione di piatti salati più elaborati come il risotto o il biryani ma anche di dolci come il risolatte o budino di riso e la torta degli addobbi.

In generale, il riso viene utilizzato in ricette di tutto il mondo e di tutti i tipi, tra cui: piatti unici, antipasti, primi piatti, secondi piatti, dolci e tavola calda.

Il riso, fra tutti i cereali, è uno degli alimenti più completi dal punto di vista nutrizionale: 100 gr di riso forniscono infatti circa 330 kcal con un notevole contenuto di fibra e vitamine, oltre a vari sali minerali.

Il riso bianco è caratterizzato da un contenuto in carboidrati pari circa al 78%, in proteine al 7% circa e in lipidi per circa lo 0,6%.

La sua digeribilità è superiore a quella degli altri cereali, tanto da essere assimilato in 60/100 minuti.

Il riso contiene anche acidi grassi essenziali: acido linoleico fra il 29-42%, e acido linolenico fra 0,8-1%. Ha un rapporto sodio/potassio di 5 mg di sodio ogni 100 di riso, e 9 mg di potassio. Il riso è privo di glutine e quindi è un alimento idoneo per le diete di soggetti celiaci e con allergie alimentari.

 

 

Risotto alla Genovese

 

 

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