Minestra di Verdure con Polpette
La Minestra di Verdure con Polpette è un primo piatto gustoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per la Minestra di Verdure con Polpette disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una pentola con 1,5 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
Pelare le patate con il pela-verdure, lavarle sotto acqua corrente, tagliarle a spicchi e tenere da parte.
Pulire, lavare, i porri, tagliare ed eliminare la parte verde ed il fondo con le radici, tagliarli a fettine e tenere da parte.
In una ciotola con il latte mettere la mollica di pane, strizzarla bene e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 50gr di burro.
Aggiungere i porri a fettine, le patate a spicchi, la passata di pomodoro, 750cl di brodo vegetale, salare e cuocere per 60 minuti a fiamma moderata dalla ripresa del bollore, mescolare.
Passare con il minipimer ad immersione in modo da ottenere una passata di verdure e unire il restante brodo vegetale, mescolare.
In una ciotola mettere la carne trita, la mollica di pane strizzata, il parmigiano, il tuorlo, 1 pizzico di sale e 3 grattate di noce moscata, impastare il tutto e formare con i palmi delle mani infarinati, con dei pezzetti di impasto delle palline della grandezza come delle olive.
Mettere le polpettine nella pentola delle verdure e cuocere per altri 10 minuti a fiamma moderata dalla ripresa del bollore.
Aggiungere in pentola il restante burro e mescolare.
Servire in tavola a ciascun commensale su piatto individuale.
Nota
DADO VEGETALE
Ingredienti: 250gr sale grosso – 300gr carote – 200gr sedano – 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) – 2 spicchi d’aglio – 10 foglie di salvia – 1 rametto rosmarino – 1 mazzetto prezzemolo – 4 vasetti Bormioli da 250gr
Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.
Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.
A questo punto si possono intraprendere 2 vie:
una prevede la trasformazione del composto in “dado granulare” l’altra detta ”fase umida” prevede che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per fare il sottovuoto.
I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno.
Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale.
Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.
Il porro (Allium ampeloprasum L.) è una pianta erbacea monocotiledone biennale, tradizionalmente classificata nella famiglia delle Liliaceae, che la moderna classificazione APG colloca tra le Amaryllidaceae. È il simbolo nazionale del Galles. Le varietà più diffuse, attestate in Italia sono quattro: il Grosso corto d’ estate, il Grossissimo di Rouen, il Lungo gigante d’ inverno d’ Italia, il Mostruoso di Carentan e il famosissimo Cervere. La sua coltivazione si è sviluppata soprattutto nelle regioni del centro Italia ed in Piemonte, specialmente a Chivasso. Il porro è usato in numerose ricette, in cui compare da protagonista. Usato in tutte le sue varianti, ben si adatta alle richieste crescenti di una cucina vegetariana e vegana. Nell’ultimo caso, alla buonissima crema di porro, realizzata con brodo vegetale, farina, olio extra vergine d’olivo e crostini, basterà sostituire il parmigiano reggiano con del lievito in scaglie, ed ecco una ricetta vegana. Il porro è ottimo gustato lesso, con un filo d’olio, può anche essere usato per i soffritti in sostituzione della cipolla o dell’aglio. Il sapore, decisamente più dolce, è ideale per i palati più delicati. Per apprenderne al meglio il suo largo impiego bisogna sbizzarrirsi con le zuppe, regine dell’inverno, dove mescolato al farro ed all’ orzo, arricchirà di gusto di ogni pietanza.