Moscardini alla Genovese
I Moscardini alla Genovese sono un antipasto gustoso e delicato ideale per iniziare un pranzo od una cena, a base di pesce, in famiglia o con amici o per un buffet.
Per i Moscardini alla Genovese disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire i funghi secchi per almeno 30 minuti, strizzarli, tritarli e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo.
Aggiungere le fette di pane e farle dorare da ambo le parti e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il prezzemolo, tritare e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, gli aghi di rosmarino, tritarli e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Immergere i moscardini in una ciotola con acqua salata per 10 minuti.
Staccare la pellicola che ricopre la sacca che contiene le interiora.
Risciacquare bene i moscardini sotto l’acqua corrente.
Capovolgere il moscardino, facendo pressione ai lati dell’apertura tra i tentacoli ed eliminare il becco.
Eliminare gli occhi del mollusco con un paio di forbici.
Risciacquare bene ancora i moscardini sotto l’acqua corrente, asciugarli con carta assorbente da cucina, tagliarli a listarelle e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo.
Aggiungere la cipolla tritata e far imbiondire.
Unire i triti di aglio, rosmarino, prezzemolo e far insaporire mescolando per 10 secondi.
Aggiungere i funghi tritati, la passata di pomodoro, 4 cucchiai di acqua, i moscardini, pepe, sale e cuocere per 25 minuti a fiamma moderata.
Distribuire i moscardini con il loro sugo su di un piatto di portata e guarnire con le fette di pane tostate.
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata.
Nota
I Moscardini alla Genovese sono un antipasto della tradizione culinaria Ligure.
Il Moscardino è simile al polpo, presenta una testa più piccola del corpo con occhi sporgenti. Gli otto tentacoli hanno una sola fila di ventose. Colorazione grigio-bruna. Lunghezza media: 15–20 cm.
Il moscardino bianco è diffuso in tutto il mar Mediterraneo e nella porzione nord-orientale dell’Oceano Atlantico, grossomodo dalle coste dell’Islanda al Marocco meridionale.
La specie può essere rinvenuta a profondità comprese fra i 25 ed i 700 metri, ma sembra essere più comune attorno ai 75 metri: i moscardini bianchi non hanno particolari preferenze riguardo al substrato, ma appaiono maggiormente diffusi in zone con fondali sabbiosi o fangosi (come il Mar Adriatico).
Questi animali si nutrono principalmente di crostacei (granchi, gamberetti) e molluschi (come le telline), che scovano nella sabbia o fra le rocce durante le loro cacce notturne.
Il periodo riproduttivo va da marzo ad agosto: il maschio introduce il proprio sperma all’interno del mantello della femmina attraverso un braccio appositamente modificato (ectocotile); la femmina in seguito depone da 100 a 500 uova grosse e gelatinose, alle quali fa incessantemente la guardia, cessando di nutrirsi. Dalle uova nascono piccoli già simili ai genitori, che si disperdono nelle acque superficiali e tornano sul fondale una volta cresciuti.
Come conseguenza del fatto che questi animali muoiono dopo l’atto riproduttivo (caratteristica comune alla stragrande maggioranza dei cefalopodi), la popolazione adulta della specie è particolarmente esigua nei mesi autunnali, durante i quali abbondano invece gli esemplari giovani
Viene utilizzato in cucina come il polpo, ma la carne è meno pregiata.