Moscardini in Guazzetto bianco in Terracotta
I Moscardini in Guazzetto bianco in Terracotta è un secondo piatto di pesce che sprigiona tutto il profumo del mare, è di grande effetto ideale anche per pranzi e cene importanti.
Per i Moscardini in Guazzetto bianco in Terracotta
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- le foglie di salvia e tenere da parte
- il rosmarino e tenere da parte
- i moscardini che vanno decapitarli, eliminare le interiora, sfilare la pelle,
togliere il becco all’attaccatura dei tentacoli, rilavarli sotto acqua corrente,
asciugarli con carta assorbente da cucina e tenere da parte.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
Mettere, in una pentola di terracotta,
con lo spargifiamma sotto,
a scaldare l’olio evo a fiamma moderata.
Aggiungere le foglie di salvia,
l’aglio ed il rametto di rosmarino e far rosolare.
Togliere l’aglio
ed aggiungere i moscardini mescolare bene.
Versare il vino bianco
lasciar sfumare un po’ e mescolare.
Coprire la pentola con il suo coperchio di terracotta
e cuocere per 40 minuti.
Regolare di sale e pepe.
Servire in tavola nella pentola di terracotta.
Nota
I Moscardini in Guazzetto bianco in Terracotta si possono accompagnare con patate lesse, con fagioli o con riso.
L’aglio (Allium sativum ) è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Lilliaceae.
Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
A causa della sua coltivazione molto diffusa l’aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell’antico Egitto.
L’odore caratteristico dell’aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’ alliina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile.
La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l’anno seguente, coi primi caldi. L’aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come Bagna cauda, pesto, aioli, tzatziki . La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati.
Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.
Si consigliava di tenere l’aglio addosso la notte che precede il 24 giugno (S. Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d’ Estate