Ingredienti
- 1kg Cefaloo muggine
- 4 Cipollabianche
- 1 rametto rosmarino
- 8 cucchiai di succo Melagrana
- 1 cucchiaio Aceto di mele
- 6 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Muggine su Brace alla Romagnola
Il Muggine su Brace alla Romagnola è un secondo piatto molto gustoso, ideale da servire in pranzi o cene, a base di pesce, con familiari ed amici.
Per il Muggine su Brace alla Romagnola disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il rametto di rosmarino, e tenere da parte.
Pulire, lavare le cipolle tagliarle a metà e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente, asciugare con carta assorbente da cucina, il pesce già pulito ed eviscerato, con un coltello ben affilato praticare alcuni tagli sul dorso in modo da facilitare la cottura.
In una ciotola capiente mettere la metà dell’olio evo, l’aceto, il rametto di rosmarino, pepe, sale, il muggine e far marinare per 60 minuti, rigirarlo di tanto in tanto.
Su di una gratella messa su fuoco di legna nel barbecue mettere a cuocere il muggine, girarlo di tanto in tanto e bagnarlo con la marinata.
A cottura ultimata disporre il muggine su di un piatto di portata e spruzzarlo con metà del succo di melagrana.
In una padella antiaderente mettere a scaldare il restante olio evo.
Disporre allineate le cipolle tagliate a metà e farle rosolare in ogni loro parte irrorarle con un po’ di succo di melagrana.
Contornare il muggine su piatto di portata con le cipolle rosolate.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata preparato.
Nota
Il Muggine su Brace alla Romagnola non necessita di contorno.
Il Muggine su Brace alla Romagnola è un piatto tipico della tradizione culinaria della Romagna.
Il cefalo o volpina o muggine (Mugil cephalus), conosciuto comunemente come cefalo comune, è un pesce appartenente alla famiglia delle Mugilidae.
La maturità sessuale viene raggiunta tra il 2º e il 3º anno di età, alla taglia di circa 30 cm per i maschi e di 35 cm per le femmine. Il periodo riproduttivo va da febbraio ad aprile.
Il suo areale è vastissimo, infatti vive in tutte le acque tropicali e temperate calde del mondo (distribuzione circumtropicale). In Europa è diffuso a nord fino al Golfo di Guascogna.
È una specie eurialina, in grado di sopportare ampie variazioni di salinità, tanto che si ritrova regolarmente in acque marine, dolci o salmastre. È in grado di vivere anche in ambienti inquinati, infatti si trova frequentemente all’interno dei porti. Vive in banchi, abitudine propria soprattutto degli esemplari più giovani. Lo si incontra soprattutto dove ci siano fondi duri o manufatti, ma non disdegna neanche i fondi completamente molli, purché la profondità dell’acqua sia sufficientemente scarsa.
Si nutre di ogni tipo di invertebrato bentonico e anche di materiale organico in decomposizione. Si alimenta sul fondo anche se è comune incontrarlo in superficie.
l cefalo è un buon pesce che si adatta a svariate preparazioni. Gli esemplari migliori e più saporiti sono quelli più piccoli (sui 25/35 cm), poiché con l’aumentare delle dimensioni la carne si fa più grassa e tende ad assumere, nei pesci catturati o allevati in acque salmastre, un sapore “di laguna” che ad alcuni può risultare sgradevole. Vista la sua abbondanza nelle acque costiere italiane il cefalo è venduto a prezzi bassi, ma questo non è assolutamente un sintomo di scarsa qualità.
Per catturarlo in genere vengono usate esche come vermi, sardine spezzettate o impasti di pane, formaggio, pasta d’acciughe, bigattini, ecc. in varie proporzioni. La pesca professionale lo insidia sia con reti da posta che con nasse ed altre trappole. È uno dei pesci che più di frequente vengono pescati ed allevati nelle lagune costiere e nelle valli di pesca. Con le sue uova si prepara la bottarga di muggine.