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Oca con Salsa al Rafano

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Ingredienti

Regolare le porzioni
2kg Oca pulita
60gr Burro
6 foglie Salvia
0,5 litri Brodo vegetale
qb Pepe
qb Sale
Salsa al Rafano
1 radice Rafano
50cl Latte
4 cucchiai Panna
1 cucchiaio aceto
di 1 panino mollica pane
1 pizzico Zucchero
qb Sale

informazioni Nutrizionali

15,9g
Proteine
371k
Calorie
33,6g
Grassi
1g
Carboidrati
0,8g
Zuccheri

Oca con Salsa al Rafano

Oca con Salsa al Rafano

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Oca con Salsa al Rafano:
Mettere l’oca in una teglia da forno e cospargerla con il restante burro.
Infornare a forno caldo a 180°C per 210 minuti.
Durante la cottura, ogni tanto, punzecchiare l’oca con una forchetta per far fuoriuscire il suo grasso e bagnarla con un po’ di brodo vegetale ed il suo sugo di cottura.
Togliere l’oca dal forno farla sgocciolare sulla teglia di cottura, posarla su di un piatto di portata e cospargerla con il suo sugo di cottura.
Nella ciotola con la salsa al rafano versare il cucchiaio di aceto, mescolare bene, mettere la salsa in una salsiera e portare in tavola a disposizione dei commensali.

  • 240
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

  • Salsa al Rafano

Direzione

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Oca con Salsa al Rafano

L’Oca con Salsa al Rafano è un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per l’Oca con Salsa al Rafano disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

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In una pentola con 0,5 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.

In una ciotola con il latte mettere la mollica di pane a bagno per 30 minuti, strizzarla e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di salvia e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, la radice di rafano, grattugiarla e tenere da parte.

Preparare la Salsa di Rafano:

in una ciotola mettere il rafano grattugiato, la mollica di pane strizzata, zucchero, sale, la panna mescolare bene e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, l’oca già pulita e tenere da parte.

Salare e pepare esternamente ed internamente l’oca, introdurre nell’oca 30gr di burro e la salvia e legarla con uno spago da cucina in modo che le cosce siano aderenti al corpo.

Mettere l’oca in una teglia da forno e cospargerla con il restante burro.

Infornare a forno caldo a 180°C per 210 minuti.

Durante la cottura, ogni tanto, punzecchiare l’oca con una forchetta per far fuoriuscire il suo grasso e bagnarla con un po’ di brodo vegetale ed il suo sugo di cottura.

Togliere l’oca dal forno farla sgocciolare sulla teglia di cottura, posarla su di un piatto di portata e cospargerla con il suo sugo di cottura.

Nella ciotola con la salsa al rafano versare il cucchiaio di aceto, mescolare bene, mettere la salsa in una salsiera e portare in tavola a disposizione dei commensali.

Servire in tavola l’oca su piatto di portata co la salsa al rafano servita a parte.

Nota

DADO VEGETALE

Ingredienti: 250gr sale grosso – 300gr carote – 200gr sedano – 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) – 2 spicchi d’aglio – 10 foglie di salvia – 1 rametto rosmarino – 1 mazzetto prezzemolo – 4 vasetti Bormioli da 250gr –

Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.

Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.

A questo punto si possono intraprendere 2 vie:

una prevede la trasformazione del composto in “dado granulare” l’altra detta ”fase umida” prevede  che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per  fare il sottovuoto.

I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno. Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale. Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.

L’Oca con Salsa al Rafano si può accompagnare con verdure cotte a piacere, patate al forno o con verdure crude a piacere.

Oca (plurale oche) è il nome italiano di un numero considerevole di uccelli, appartenenti alla famiglia delle Anatidae. Questa famiglia include anche i cigni, la maggior parte dei quali sono più grandi delle oche, e le anatre, più piccole.

Le oche sono state addomesticate per secoli. In Occidente, le oche da cortile discendono da quella selvatica, ma in Asia è stata allevata più o meno a lungo l’oca cigno.

Tutte le oche hanno una dieta per lo più vegetariana e possono diventare nocive quando gli stormi si nutrono sui terreni coltivati, negli stagni abitati o nelle aree erbose in ambienti urbani. Catturano anche invertebrati se ne hanno l’opportunità; le oche domestiche assaggiano qualunque nuovo genere di cibo commestibile venga loro offerto.

Le oche solitamente si accoppiano con lo stesso partner per tutta la vita, ma un piccolo numero di esse può “divorziare” e cercarsi un nuovo compagno. Tendono a deporre un numero di uova più basso delle anatre, ma entrambi i genitori proteggono il nido e i piccoli, che solitamente hanno un tasso di sopravvivenza più alto rispetto a quelli allevati da un solo genitore.

L’oca italiana, detta anche “oca romagnola” o “oca romana”, è il nome ufficiale di una razza di oca, così denominata dallo standard italiano razze avicole nel 1996.

La razza è caratterizzata dal piumaggio bianco. Il maschio pesa circa 4–5 kg ed è abbastanza aggressivo; la femmina pesa circa 6 kg ed è in grado di produrre più di 100 uova ogni anno.

La razza è originaria dell’Emilia Romagna.

È stata allevata come animale da cortile fin dall’antichità.

Secondo Lucrezio le leggendarie oche del Campidoglio dell’episodio del 390 A.C. erano bianche come questa razza, mentre Virgilio le descrive come grigie, facendo pensare piuttosto che fossero della razza dell’oca grigia padovana.

Il nome di “oca romana” fu attribuito dal professor Ghigi in onore delle oche del Campidoglio, a tutte le oche con piumaggio bianco, rapido sviluppo e abbondante produzione di uova, mentre il selezionatore Ferruccio Frau-Sanna fece notare che esistevano razze diverse di oche bianche, differenziate per mole e per produzione di uova.

  1. Charon, sul Journal d’agriculture pratique, si preoccupò di avere informazioni da Frau-Sanna su queste razze per migliorare le oche francesi.

L'”oca bianca romagnola” fu presentata dall’Italia alla seconda Esposizione mondiale di Avicoltura, tenutasi a Barcellona nel 1924 e fu apprezzata negli Stati Uniti, dove prese il nome di “Roman Goose”.

In un libro inglese del 1956 si riferisce che l’oca bianca italiana era stata utilizzata in Germania e nei Paesi Bassi per originare la razza Embden.

Nel 1977 fu riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti la razza Tufted Roman Goose (“oca romana ciuffata”).

L’oca è alla base di alcuni piatti come l’Oca arrosto, l’oca ripiena ed il fois gras.

 

 

Oca Arrosto

 

Oca Ripiena

 

Ricetta per Petto d’anatra o prosciutto di praga con mela al rafano

 

 

 

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