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Oca Farcita

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Ingredienti

Regolare le porzioni
da 2kg Oca
120gr Burro
100gr Lardo
200gr Carne trita maiale
100gr Salsiccia
1 Cipolla
15gr Pinoli
10 castagne
1/2 Mela
2 cucchiai Brandy
1/4 di bicchiere Vino bianco secco
20gr Farina 00
1 vasetto Marmellata di mele
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

16g
Proteine
375k
Calorie
34g
Grassi
1g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Oca Farcita

Oca Farcita

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Oca Farcita:
Mettere l’oca in una padella capiente, cospargerla con 40gr di burro,
Far rosolare bene l’oca in ogni sua parte, a fuoco moderato per 10 minuti.
Trasferire l’oca rosolata con tutto il suo condimento in una teglia da forno e
coprirla con un foglio di alluminio per alimenti.
Infornare a forno caldo a 180°C per 210 minuti.
Durante la cottura, ogni tanto, punzecchiare l’oca con una forchetta per far fuoriuscire il suo grasso.
Togliere la pella alla salsiccia, spezzettarla, metterla in una padella antiaderente a rosolare con 20gr di burro, aggiungere il vino bianco secco e far evaporare completamente e tenere da parte.
Togliere l’oca dal forno farla sgocciolare sulla teglia di cottura, posarla su di un piatto di portata, tagliarla a pezzi con la sua farcitura e contornare con la salsiccia rosolata.
Versare sopra il sugo di cottura dell’oca.

  • 240
  • Serves 8
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Oca Farcita

L’Oca Farcita è un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena importante con familiari ed amici.

Per l’Oca Farcita
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla,
metterla in una padella antiaderente
a rosolare con 20gr di burro e tenere da parte.

Sbucciare la ½ mela, tagliarla a spicchi,
infarinarli, metterli in una padella antiaderente
a rosolare con 40gr di burro e tenere da parte.

 

Sbucciare le castagne, togliere anche la pellicina che le ricopre,
metterle in un pentolino pieno di acqua bollente
e lessarle per 20 minuti a fiamma moderata,
tritarle grossolanamente e tenere da parte.

 

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato
tritare il lardo e tenere da parte.

 

Preparare il ripieno:

Mettere in una ciotola capiente con la carne trita di maiale,
il lardo tritato, le castagne lessate e tritate, gli spicchi di mela rosolati,
i pinoli, la cipolla rosolata, il brandy, pepe, sale
e mescolare bene in modo da ottenere un composto omogeneo
e tenere da parte.

 

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
l’oca già pulita, pepare e salare internamente ed esternamente.

Riempire la pancia con il ripieno preparato
e ricucire la pancia con un filo di cotone.

 

Mettere l’oca in una padella capiente,
cospargerla con 40gr di burro,

Far rosolare bene l’oca in ogni sua parte,
a fuoco moderato per 10 minuti.

Trasferire l’oca rosolata con tutto il suo condimento
in una teglia da forno e coprirla con un foglio di alluminio per alimenti.

Infornare a forno caldo a 180°C per 210 minuti.

 

Durante la cottura, ogni tanto,
punzecchiare l’oca con una forchetta per far fuoriuscire il suo grasso.

 

Togliere la pella alla salsiccia,
spezzettarla, metterla in una padella antiaderente a rosolare con 20gr di burro,
aggiungere il vino bianco secco e far evaporare completamente e tenere da parte.

 

Togliere l’oca dal forno farla sgocciolare sulla teglia di cottura,
posarla su di un piatto di portata,
tagliarla a pezzi con la sua farcitura
e contornare con la salsiccia rosolata.

Versare sopra il sugo di cottura dell’oca.

 

Servire l’oca in tavola su piatto di portata
con la salsiera a parte riempita con la marmellata di mele
a disposizione di ogni commensale.

 

 

 

 

Nota

L’Oca Farcita è un secondo piatto tipico della tradizione culinaria Italiana.

L’Oca Farcita si può accompagnare con verdure cotte a piacere, patate al forno o con verdure crude a piacere.

Oca (plurale oche) è il nome italiano di un numero considerevole di uccelli, appartenenti alla famiglia delle Anatidae. Questa famiglia include anche i cigni, la maggior parte dei quali sono più grandi delle oche, e le anatre, più piccole.

Le oche sono state addomesticate per secoli. In Occidente, le oche da cortile discendono da quella selvatica, ma in Asia è stata allevata più o meno a lungo l’oca cigno.

Tutte le oche hanno una dieta per lo più vegetariana e possono diventare nocive quando gli stormi si nutrono sui terreni coltivati, negli stagni abitati o nelle aree erbose in ambienti urbani. Catturano anche invertebrati se ne hanno l’opportunità; le oche domestiche assaggiano qualunque nuovo genere di cibo commestibile venga loro offerto.

Le oche solitamente si accoppiano con lo stesso partner per tutta la vita, ma un piccolo numero di esse può “divorziare” e cercarsi un nuovo compagno. Tendono a deporre un numero di uova più basso delle anatre, ma entrambi i genitori proteggono il nido e i piccoli, che solitamente hanno un tasso di sopravvivenza più alto rispetto a quelli allevati da un solo genitore.

L’oca italiana, detta anche “oca romagnola” o “oca romana”, è il nome ufficiale di una razza di oca, così denominata dallo standard italiano razze avicole nel 1996.

La razza è caratterizzata dal piumaggio bianco. Il maschio pesa circa 4–5 kg ed è abbastanza aggressivo; la femmina pesa circa 6 kg ed è in grado di produrre più di 100 uova ogni anno.

La razza è originaria dell’Emilia Romagna.

È stata allevata come animale da cortile fin dall’antichità.

Secondo Lucrezio le leggendarie oche del Campidoglio dell’episodio del 390 A.C. erano bianche come questa razza, mentre Virgilio le descrive come grigie, facendo pensare piuttosto che fossero della razza dell’oca grigia padovana.

Il nome di “oca romana” fu attribuito dal professor Ghigi in onore delle oche del Campidoglio, a tutte le oche con piumaggio bianco, rapido sviluppo e abbondante produzione di uova, mentre il selezionatore Ferruccio Frau-Sanna fece notare che esistevano razze diverse di oche bianche, differenziate per mole e per produzione di uova.

  1. Charon, sul Journal d’agriculture pratique, si preoccupò di avere informazioni da Frau-Sanna su queste razze per migliorare le oche francesi.

L'”oca bianca romagnola” fu presentata dall’Italia alla seconda Esposizione mondiale di Avicoltura, tenutasi a Barcellona nel 1924 e fu apprezzata negli Stati Uniti, dove prese il nome di “Roman Goose”.

In un libro inglese del 1956 si riferisce che l’oca bianca italiana era stata utilizzata in Germania e nei Paesi Bassi per originare la razza Embden.

Nel 1977 fu riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti la razza Tufted Roman Goose (“oca romana ciuffata”).

L’oca è alla base di alcuni piatti come l’Oca arrosto, l’oca ripiena ed il fois gras.

 

 

Oca Ripiena

 

Oca con Fagioli e Cipolline

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