Ombrina alla Ligure di Ponente

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Ombrina alla Ligure di Ponente

L’Ombrina alla Ligure di Ponente è un secondo piatto gustoso e saporito, ideale da servire per un pranzo od una cena a base di pesce.

Per l’Ombrina alla Ligure di Ponente
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.

Spremere un limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.

Pulire con carta assorbente da cucina i funghi,
togliere i gambi, tagliare la parte terrosa dai gambi,
pulirli con carta assorbente da cucina,
tritare finemente teste e gambi e tenere da parte.

Lavare l’ombrina, eviscerarla, togliere la testa,
le pinne ed asciugarla con carta assorbente da cucina e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere, la cipolla tritata, i funghi tritati
e far cuocere per 10 minuti a fiamma bassa, rigirare ogni tanto.

Versare in una teglia da forno la cipolla ed i funghi rosolati con il loro sugo di cottura,
adagiare sopra l’ombrina, coprirla con la passata di pomodoro, salare, pepare,
bagnare con il vino bianco secco e 2 cucchiai di acqua.

Infornare a forno caldo a 180°C per 25 minuti,
bagnare ogni tanto con il sugo di cottura.

 

Sfornare depositarla su di un piatto di portata,
versare sopra 1 cucchiaio di succo di limone
e spolverizzare con il prezzemolo tritato.

 

Servire in tavola
su piatto di portata.

 

 

 

Nota

L’Ombrina alla Ligure di Ponente è un piatto della tradizione culinaria ligure.

L’Ombrina alla Ligure di Ponente si accompagna con patate lesse o con foglie di insalata.

L’ombrina, Umbrina cirrosa, è un pesce osseo marino della famiglia Sciaenidael.

Comune nel Mediterraneo e nelle acque italiane, è presente anche nel Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale.

Si tratta di un pesce legato ai fondi sabbiosi nei pressi delle spiagge. Si trova prevalentemente in acque poco profonde e a breve distanza dalla riva, anche se può arrivare a vivere a 200 m di profondità. Essendo eurialino penetra frequentemente nelle foci dei fiumi e nelle lagune, soprattutto da giovane.

La livrea è argentata con strie oblique ondulate di colore giallastro e azzurro alternato sul dorso e i fianchi. Le pinne sono giallastre scure o beige, con bordi scuri. A differenza dell’ombrina fosca, presenta un bordo dell’opercolo

branchiale di colore nero.

La lunghezza massima registrata è di 73 cm per 3 kg di peso; in genere non supera comunque i 40 cm.

Si ciba principalmente di invertebrati che cattura nella sabbia grufolando in piccoli gruppi. Le sue prede preferite sono crostacei, i granchi e  molluschi soprattutto cannolicchi. Può predare anche altri pesci ossei e seppie.

Le sue carni sono tra le più pregiate tra quelle dei pesci mediterranei.

Viene insidiata con le reti da posta e con ogni tipo di rete costiera e dai pescatori sportivi, con la tecnica del surf casting, di cui rappresenta una tipica preda.

Presente nell’appendice III della convenzione di Berna e in seguito elencata dalla convenzione di Barcellona come una delle specie la cui pesca deve essere regolamentata. L’ombrina è minacciata dal degrado degli habitat costieri e dalla sovrapesca. La lista rossa IUCN la classifica come “vulnerabile” perché le sue popolazioni appaiono essere in declino.

 

 

Ombrina Saporita

 

 

Ricetta per  Crema di patate e porri

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