Ingredienti
- da 1kg Pesce cappone o Ombrina
- 1/2 limone
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 20gr Farina 00
- 40gr Pangrattato
- 3 Uova
- 6 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Ombrina Gratinata
L’Ombrina Gratinata è un secondo piatto gustoso e saporito, ideale da servire per un pranzo od una cena a base di pesce.
Per l’Ombrina Gratinata disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Spremere un limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere il pangrattato e tenere da parte.
In un pentolino pieno di acqua bollente leggermente salata far rassodare 3 uova per 9 minuti dalla ripresa del bollore.
Farle raffreddare sotto acqua corrente, sgusciarle, tritare i solio tuorli e metterli in una ciotola.
Lavare l’ombrina, eviscerarla, togliere la testa, le pinne ed asciugarla con carta assorbente da cucina, tagliarla in 4 fette salarle e peparle passarle nella farina e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Adagiare le fette di ombrina, far dorare da ambo le parti.
Abbassare la fiamma e terminare di cuocere per 8 minuti.
Disporle allineate in una pirofila da forno, cospargerle con i soli tuorli delle uova tritate, prezzemolo tritato, pangrattato, l’olio di cottura e il succo di limone.
Infornare a forno caldo a 200°C fino a doratura.
Servire in tavola direttamente nella pirofila di cottura.
Nota
L’Ombrina Gratinata si accompagna con patate lesse o con foglie di insalata.
L’ombrina, Umbrina cirrosa, è un pesce osseo marino della famiglia Sciaenidael.
Comune nel Mediterraneo e nelle acque italiane, è presente anche nel Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale.
Si tratta di un pesce legato ai fondi sabbiosi nei pressi delle spiagge. Si trova prevalentemente in acque poco profonde e a breve distanza dalla riva, anche se può arrivare a vivere a 200 m di profondità. Essendo eurialino penetra frequentemente nelle foci dei fiumi e nelle lagune, soprattutto da giovane.
La livrea è argentata con strie oblique ondulate di colore giallastro e azzurro alternato sul dorso e i fianchi. Le pinne sono giallastre scure o beige, con bordi scuri. A differenza dell’ombrina fosca, presenta un bordo dell’opercolo
branchiale di colore nero.
La lunghezza massima registrata è di 73 cm per 3 kg di peso; in genere non supera comunque i 40 cm.
Si ciba principalmente di invertebrati che cattura nella sabbia grufolando in piccoli gruppi. Le sue prede preferite sono crostacei, i granchi e molluschi soprattutto cannolicchi. Può predare anche altri pesci ossei e seppie.
Le sue carni sono tra le più pregiate tra quelle dei pesci mediterranei.
Viene insidiata con le reti da posta e con ogni tipo di rete costiera e dai pescatori sportivi, con la tecnica del surf casting, di cui rappresenta una tipica preda.
Presente nell’appendice III della convenzione di Berna e in seguito elencata dalla convenzione di Barcellona come una delle specie la cui pesca deve essere regolamentata. L’ombrina è minacciata dal degrado degli habitat costieri e dalla sovrapesca. La lista rossa IUCN la classifica come “vulnerabile” perché le sue popolazioni appaiono essere in declino.