Ombrina Saporita
L’Ombrina Saporita è un secondo piatto gustoso e saporito, da proporre in un pranzo o cena importante a base di pesce o con familiari ed amici.
Per l’Ombrina Saporita disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare l’ombrina, eviscerarla, togliere la testa, le pinne ed asciugarla con carta assorbente da cucina e tenere da parte.
Pulire, lavare, affettare sottilmente le cipolle e tenere da parte.
Lavare, pestare con la lama di un coltello la gamba di sedano, tagliarla a pezzettini sottili e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte
Pelare, lavare, le carote tagliarle a rondelle sottili e tenere da parte.
In una padella antiaderente a bordo alto e che contenga interamente l’ombrina mettere a scaldare il burro.
Depositare l’ombrina, le cipolle, il sedano, le carote, il prezzemolo, sale, pepe e far cuocere per 50 minuti a fiamma bassa, rigirarlo ogni tanto.
Togliere l’ombrina dalla padella e depositarla su di un piatto di portata, tenerla al caldo.
Nella padella con le verdure, versare il vino e lasciar evaporare fino alla riduzione di ¾ del suo volume.
Aggiungere la panna e far ridurre della metà.
Versare la salsa ottenuta sull’ombrina.
Servire in tavola su piatto di portata.
Nota
L’Ombrina Saporita si accompagna con patate lesse o con foglie di insalata.
L’ombrina, Umbrina cirrosa, è un pesce osseo marino della famiglia Sciaenidael.
Comune nel Mediterraneo e nelle acque italiane, è presente anche nel Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale.
Si tratta di un pesce legato ai fondi sabbiosi nei pressi delle spiagge. Si trova prevalentemente in acque poco profonde e a breve distanza dalla riva, anche se può arrivare a vivere a 200 m di profondità. Essendo eurialino penetra frequentemente nelle foci dei fiumi e nelle lagune, soprattutto da giovane.
La livrea è argentata con strie oblique ondulate di colore giallastro e azzurro alternato sul dorso e i fianchi. Le pinne sono giallastre scure o beige, con bordi scuri. A differenza dell’ombrina fosca, presenta un bordo dell’opercolo branchiale di colore nero.
La lunghezza massima registrata è di 73 cm per 3 kg di peso; in genere non supera comunque i 40 cm.
Si ciba principalmente di invertebrati che cattura nella sabbia grufolando in piccoli gruppi. Le sue prede preferite sono crostacei, i granchi e molluschi soprattutto cannolicchi. Può predare anche altri pesci ossei e seppie.
Le sue carni sono tra le più pregiate tra quelle dei pesci mediterranei.
Viene insidiata con le reti da posta e con ogni tipo di rete costiera e dai pescatori sportivi, con la tecnica del surf casting, di cui rappresenta una tipica preda.
Presente nell’appendice III della convenzione di Berna e in seguito elencata dalla convenzione di Barcellona come una delle specie la cui pesca deve essere regolamentata. L’ombrina è minacciata dal degrado degli habitat costieri e dalla sovrapesca. La lista rossa IUCN la classifica come “vulnerabile” perché le sue popolazioni appaiono essere in declino.