Orata alla Romana
L’Orata alla Romana è un secondo piatto molto gustoso, ideale da servire in pranzi o cene, a base di pesce, con familiari ed amici.
Per l’Orata alla Romana
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un piatto fondo mettere la farina
e tenere da parte.
Pelare l’aglio
e tenere da parte.
Spremere il limone nello spremiagrumi
e tenere il succo da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla
e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente,
asciugare con carta assorbente da cucina,
l’orata già pulita e tenere da parte.
Se il pesce non fosse già pulito,
togliere le pinne, le interiora, accorciare la coda,
squamarlo con l’apposito attrezzo, lavarlo sotto acqua corrente,
asciugarlo con carta assorbente da cucina,
salare, pepare e passare l’orata nella farina.
In una pirofila mettere l’olio evo,
la cipolla tritata, l’aglio, l’orata,
bagnare con il vino bianco ed il succo di ½ limone,
cospargere ancora con pepe.
Mettere sul fuoco moderato
e portare all’ebollizione,
bagnare l’orata di tanto in tanto
con il liquido di cottura.
Togliere dal fuoco ed infornare a forno caldo a 180 °C
per 15 minuti.
Sfornare l’orata
e irrorarla con il rimanente succo di limone.
Servire in tavola
nella direttamente su pirofila di cottura.
Nota
L’Orata alla Romana si può accompagnare con patate lesse, con verdure in pastella o verdure crude a piacere.
L’orata (Sparus aurata ) è un pesce osseo di mare e di acque salmastre, appartenente alla famiglia delle Sparidae.
Il nome deriva dalla caratteristica striscia di color oro che il pesce mostra fra gli occhi.
L’orata è presente in tutto il Mediterraneoe nell’Atlantico orientale, dall’estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. È un pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150 m dalla costa; frequenta sia fondali duri che sabbiosi, è particolarmente diffusa al confine fra i due substrati. Normalmente conduce una vita solitaria o a piccoli gruppi. È una specie molto eurialina, tanto che si può frequentemente rinvenire in lagune ed estuari, ma è estremamente sensibile alle basse temperature. È molto comune nei mari italiani.
Le orate sono ermafrodite proterandriche: la maggior parte degli individui subiscono l’inversione sessuale all’età di 2 anni (33–40 cm di lunghezza). La riproduzione (con più cicli di ovodeposizione) avviene tra ottobre e dicembre. L’alimentazione in natura consiste prevalentemente di molluschi e crostacei di cui sminuzza il guscio con le forti mascelle
L’orata è oggetto di pesca sportiva e commerciale su tutte le coste mediterranee. In crescita è l’allevamento in acquacoltura, importante voce dell’economia di molte località costiere lungo tutta la costa europea mediterranea. In Italia particolarmente rinomato è l’allevamento (in vasca a terra come in gabbie in mare) nelle lagune adriatiche e lungo le coste toscane soprattutto nella Laguna di Orbetello e nella zona di Capalbio ed Ansedonia.
Le orate pescate presentano carni più magre di quelle d’allevamento (dovuto alla minor possibilità di muoversi e alla maggior quantità disponibile di cibo di queste ultime); segnalato anche un maggior contenuto di acidi grassi essenziali.
È un pesce dalle carni molto pregiate, prive o quasi di lische, è paragonabile al branzino. Può essere cotto intero al forno, al sale, farcito, alla griglia o in court-bouillon, ma può anche essere sfilettato e cotto a filetti.