Pandoro con crema di zabaione in coppa
Il Pandoro con crema di zabaione in coppa è un dolce semplice e veloce da preparare e che incontra il favore di tutti. Il pandoro con crema di zabaione in coppa è un dessert tipico delle festività natalizie e di capodanno.
Per il Pandoro con crema di zabaione in coppa disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Tagliare alcune fette di pandoro a dadini ed a fettine sottili e tenere da parte.
In 2 ciotole separare gli albumi dai tuorli.
Gli albumi utilizzarli per altre preparazioni.
Usare come unità di misura ½ guscio d’uovo ed unire ai tuorli 12 gusci di marsala, 6 gusci di vino e 6 cucchiai di zucchero.
Cuocere a bagnomaria, lavorando il composto, con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una crema densa e spumosa.
Far raffreddare ed incorporare la panna e mescolare delicatamente dal basso verso l’alto.
Distribuire la crema nelle coppette e completare con il pandoro tagliato a dadini ed a fettine.
Guarnire, a piacere, per esempio con ghirigori di zucchero caramellato.
Servire in tavola ad ogni commensale con coppetta individuale.
Nota
Il pandoro con crema di zabaione in coppa è un dolce semplice e veloce da preparare
e che piacerà a tutti.
Il pandoro con crema di zabaione in coppa è un dessert tipico delle festività natalizie e di capodanno.
Il pandoro è un tipico dolce veronese,
che viene consumato soprattutto durante le festività natalizie,
di capodanno ed Epifania. Insieme al panettone è uno dei dolci natalizi più tipici della tradizione culinaria italiana.
Il pandoro è soffice e di colore dorato, per la presenza delle uova, e profuma di vaniglia.
La forma è a tronco, con rilievi a forma di stella, di solito a otto punte.
Il 14 ottobre 1894 Domenico Melegatti, fondatore dell’omonima industria dolciaria veronese
depositò all’ufficio brevetti un dolce morbido e dal caratteristico corpo a forma di stella a otto punte,
opera dell’artista Angelo Dall’Oca Bianca pittore impressionista.
La ricetta pare derivi anche dal “pane de oro”
che veniva servito intorno al XIII secolo sulle tavole dei nobili veneziani.