Panettone fatto in casa senza lievitazione

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Panettone fatto in casa senza lievitazione

Il Panettone fatto in casa senza lievitazione è un tipico dolce di Milano che tradizionalmente non manca mai sulle tavole milanesi ed ormai in quasi tutto il mondo a Natale.

Oggi il panettone è un dolce tipico italiano tutelato dal 2005 da un disciplinare, che ne specifica gli ingredienti e le percentuali minime per poter essere definito tale.

Per il Panettone fatto in casa senza lievitazione disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Mettere, in una ciotola con acqua tiepida ed un po’ di cognac, l’uvetta ad ammorbidirsi per 30 minuti.

Tenere il burro a temperatura ambiente per ammorbidirsi.

In una ciotola, con fruste elettriche, montare gli albumi a neve ben ferma.

Incorporare gli altri ingredienti un po’ alla volta: la farina setacciata, lo zucchero, il lievito, il burro ammorbidito a pezzetti, l’uvetta strizzata ed i canditi misti.

Mescolare delicatamente dal basso verso l’alto.

Versare il composto in uno stampo per panettone da 750gr o in uno stampo a bordi alti, verrà un panettone basso.

Incidere a croce la sommità e mettere al centro della croce una noce di burro.

Infornare a forno caldo 180°C per 50 minuti.

Sfornare e far raffreddare.

 

Conservare il panettone in un sacchetto per alimenti o avvolto nella pellicola trasparente.

Consumarlo entro un paio di giorni perché tenderà ad indurirsi abbastanza velocemente.

Servire in tavola su piatto di portata o su alzatina per dolci.

 

 

Nota
Il panettone è un tipico  dolce di Milano che tradizionalmente non manca mai sulle tavole milanesi ed ormai in quasi tutto il mondo a Natale, è ampiamente diffuso in tutta Italia e anche tutta l’ Argentina. A Milano fino al 1900 erano in moltissimi tra fornai e pasticceri a produrre il panettone, oggi sovrastati dalle grandi industrie dolciarie, mentre a Milano rimangono ancora tanti artigiani che producono un panettone secondo la ricetta tradizionale. Oggi il panettone è un dolce tipico italiano tutelato dal 2005 da un disciplinare, che ne specifica gli ingredienti e le percentuali minime per poter essere definito tale. Viene anche esportato come dolce simbolo del Natale in moltissimi paesi del mondo.

La storia narra che il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato per errore nel forno si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una soluzione: «Con quanto è rimasto in dispensa – un po’ di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta – stamane ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola». Il cuoco acconsentì e, tremante, si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: «L’è ‘l pan del Toni». Da allora il “pane di Toni”, ossia il “panettone” si è diffuso come dolce tipico del Natale.

 

 

 

 

PANETTONE

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