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Pappardelle alla Catanese

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Ingredienti

Regolare le porzioni
Per Pasta
400gr Farina 00
4 Uova
1 cucchiaio Olio Evo
1 pizzico Sale
Per Sugo
800gr Passata di pomodoro
2 spicchi Aglio
1 ciuffetto Prezzemolo
1 grossa Melanzana
1 grosso Peperone giallo
50gr Olive nere
6 sotto olio Filetti di acciuga
1 cucchiaio sotto sale Capperi
1 Peperoncino
4 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

15gr
Proteine
355k
Calorie
3,2g
Grassi
69g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Pappardelle alla Catanese

Pappardelle alla Catanese

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Pappardelle alla Catanese:
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, con 1 goccio di olio evo per impedire che si attacchino in cottura, mettere a lessare le pappardelle.
In una ciotola mettere la ricotta e diluirla con 3 cucchiai di acqua di cottura.
Quando vengono a galla le pappardelle prelevarle con un mestolo forato e metterle in una zuppiera, condirle con la salsa preparata, cospargerle con il prezzemolo tritato e mescolare bene.

  • 70
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

  • Per Pasta

  • Per Sugo

Direzione

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Pappardelle alla Catanese

Le Pappardelle alla Catanese sono un ottimo primo piatto saporito da gustare nelle festività ed in tutte le occasioni importanti di famiglia.

Per le Pappardelle alla Catanese disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarlo a mano e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

Pelare il peperone con il pela-verdure, eliminare il torsolo, i semi, le coste bianche interne, tagliarlo a listarelle e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, la melanzana, tagliare testa e fondo, tagliarla a dadini con la buccia e tenere da parte.

Lavare sotto acqua corrente i capperi, asciugare con carta assorbente da cucina, strizzarli e tenere da parte.

Sgocciolare i filetti di acciuga dall’olio di conservazione, tritarle e tenere da parte.

Lavare il peperoncino eliminare il torsolo tagliarlo a pezzetti e tenere da parte.

Sgocciolare le olive dal liquido di conservazione, snocciolarle con l’apposito attrezzo, tagliarle a metà e tenere da parte.

Preparazione del Sugo:

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere l’aglio e schiacciarlo con i rebbi di una forchetta, il peperoncino e far soffriggere mescolando.

Eliminare l’aglio, unire la passata di pomodoro, la melanzana a dadini, il peperone a listarelle, le olive snocciolate, i capperi, i filetti di acciuga tritati, sale e cuocere per 25 minuti a fiamma bassa, mescolare di tanto in tanto e tenere da parte.

Preparazione della pasta:

Setacciare con cura la farina sulla spianatoia, formare la fontana, mettere al centro le uova, l’olio evo, gli spinaci tritati e un pizzico di sale.

Sbattere con una forchetta le uova.

Incorporare la farina con la punta delle dita, partendo dai bordi della fontana.

Lavorare con le mani il composto per 15-20 minuti, amalgamando bene gli ingredienti e avendo cura di cospargere di tanto in tanto la spianatoia con un poco di farina.

Aggiungere, se fosse il caso, acqua calda.

Continuare in questo modo fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo, quando nella pasta iniziano a vedersi delle bollicine, raccoglierla formando una palla.

Lasciarla riposare in una ciotola per 30 minuti.

Altro modo: mettere gli ingredienti nella impastatrice con gancio o con l’impastatore a fruste ritorte e lavorarli fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, aggiungere acqua calda alla bisogna, velocità 4 per 10 minuti, eventualmente terminare la lavorazione a mano.

Lasciarla riposare in una ciotola per 30 minuti.

Tirare la sfoglia a mano, con il mattarello, o con la macchinetta a manovella o elettrica. (Ampia o Imperia)

Nel primo caso la sfoglia va lavorata ancora con le mani per alcuni minuti e poi appiattita con il mattarello allargandola fino a formare un grande disco di spessore sottile ed omogeneo.

Si lascia riposare per 10 minuti coperta da un telo.

Con la macchina per tirare la pasta Ampia o Imperia

Passare l’impasto 10 volte    sul     N°       1

“              “   1      “        “       “         3

“              “   1      “        “       “         5 o 6

Ottenuti i fogli di pasta sottile con un coltello ben affilato o con un tagliapasta ricavare delle pappardelle da 3×10 cm disporle sul piano di lavoro.

Stenderle sulla spianatoia, o su di un canovaccio infarinato e sparpagliarle in attesa di cuocerle.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, con 1 goccio di olio evo per impedire che si attacchino in cottura, mettere a lessare le pappardelle.

In una ciotola mettere la ricotta e diluirla con 3 cucchiai di acqua di cottura.

Quando vengono a galla le pappardelle prelevarle con un mestolo forato e metterle in una zuppiera, condirle con la salsa preparata, cospargerle con il prezzemolo tritato e mescolare bene.

Servire in tavola direttamente nella zuppiera o ad ogni commensale su piatto individuale.

 

 

 

Nota

Le Pappardelle, se si acquistano già pronte sono un primo piatto veloce da preparare e di buon effetto sui commensali, anche se non sono come quelle fatte in casa.

Sulle Pappardelle alla Catanese non si mette alcun tipo di formaggio.

La melanzana o Solanum melongena è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, coltivata per il frutto commestibile. La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco. In Italia venne inizialmente chiamata petonciana o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne mutata in mela dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l’articolo (al-bādhingiān) derivano invece la forma catalana (albergínia) e francese (aubergine). La melanzana è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. I fiori grandi, solitari, sono violacei o anche bianchi. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente nere, commestibili dopo la cottura. La melanzana è originaria dell’India. Sebbene esistano innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sud-est asiatico sin dalla preistoria, sembra che in Europa fosse sconosciuta fino al XVI secolo. La diffusione in Europa di nomi derivati dall’arabo e la mancanza di nomi antichi latini e greci indicano che fu portata nell’area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. La melanzana cruda ha un gusto amaro che si stempera con la cottura, che rende inoltre l’ortaggio più digeribile e ne esalta il sapore. La melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l’olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti. Per questi motivi la melanzana è consumata preferibilmente cotta. Si consuma fritta, cotta al forno o grigliata; alcune preparazioni tipiche sono: le melanzane alla parmigiana, la moussakà, la ratatouille, la pasta alla Norma e la Caponata.

 

 

 

Olive alla Catanese

 

 

Tagliatelle con Cime di Rapa alla Catanese

 

 

 

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