Ingredienti
- 400gr Spaghettilinguine o penne o fusilli
- 5 cucchiai Olio Evo
- 1 bulbo intero Aglio
- 1 Peperoncinorosso fresco
- 2 fette Pane casereccio
- qb Sale
Direzione
Pasta Aglio Olio e Peperoncino
La Pasta Aglio Olio e Peperoncino è un primo piatto gustoso e saporito, ottimo per chi piace il piccante, da servire a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per la Pasta Aglio Olio e Peperoncino
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il peperoncino, eliminare il picciolo, tagliarlo a rondelle e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a dadini le fette di pane,
metterle su di una placca da forno ed infornarle a forno caldo a 180°C per 15 minuti,
in modo di seccarle.
Togliere dal forno i dadini di pane, metterli nel tritatutto in modo da ottenere del pangrattato tostato
e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tagliare la parte superiore del bulbo di aglio per 0,5 cm, lasciarlo con la sua buccia.
Avvolgerlo in carta di alluminio per alimenti
ed infornarlo a 160°C per 60 minuti.
Su di un piatto piano schiacciare con le mani il bulbo di aglio tolto dal forno
in modo da far fuoriuscire la polpa, pareggiarla con la lama di un coltello
e tenere e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente salata,
mettere a cuocere la pasta, per il tempo di cottura indicato sulla confezione dal produttore.
Mentre cuoce la pasta, in una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere il peperoncino, la polpa di aglio
e mescolare a fiamma moderata.
Scolare la pasta al dente, metterla in padella e farla saltare,
unire il pangrattato tostato e mescolare bene.
Servire in tavola su 4 piatti individuali.
Nota
La Pasta Aglio Olio e Peperoncino è ottima anche e soprattutto in questa versione insolita ed originale.
Il pangrattato tostato serve anche per assorbire l’olio evo in eccesso.
La Pasta Aglio Olio e Peperoncino è un primo piatto della tradizione culinaria italiana.
L’aglio (Allium sativum ) è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Lilliaceae.
Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
A causa della sua coltivazione molto diffusa l’aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell’antico Egitto.
L’odore caratteristico dell’aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’allina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile.
La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l’anno seguente, coi primi caldi. L’aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come Bagna cauda, pesto, aioli, tzatziki . La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati.
Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.
Si consigliava di tenere l’aglio addosso la notte che precede il 24 giugno (S. Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d’ Estate.