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Pasta al forno con cavolfiore

La Pasta al forno con cavolfiore è una ricetta classica e tradizionale della cucina italiana. La Pasta al forno con cavolfiore è un primo piatto semplice e dal gusto delicato, è una ricetta adatta in molte occasioni.

Per la Pasta al forno con cavolfiore
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:

  • il cavolfiore, dividere le cimette e tenere da parte
  • i filetti di acciuga e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere  le cimette del cavolfiore e lessarle per 7-8 minuti.

Unire la pasta e terminare la cottura
per il tempo indicato sulla confezione della pasta.

Scolare al dente.

In una ciotola capiente mescolare la pasta con la besciamella,
il burro a pezzetti e metà del pecorino.

In una padella antiaderente capiente,
con l’olio evo, rosolare l’aglio,
i filetti di acciuga ed  a piacere,
il peperoncino.

Ad acciuga sfatta,
eliminare l’aglio e versare la pasta
e farla saltare per 2 minuti,
mescolare bene .

Versare il tutto in una teglia da forno leggermente oliata
ed infornare a forno caldo 200°C per 20 minuti.

 

Servire in tavola ad ogni commensale su piatto individuale.

 

 

Nota
La Pasta al forno con cavolfiore è un primo piatto semplice e genuino ideale per un pranzo o una cena tra amici, o in famiglia. La Pasta al forno con cavolfiore è un primo piatto  vegetariano ed è un primo piatto semplice e molto saporito allo stesso tempo.. La Pasta al forno con cavolfiore  è un ottimo primo piatto gustoso ed anche salutare, infatti, il cavolo è uno degli ortaggi con maggiori benefici per la nostra salute ma non a tutti piace.

Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) è una varietà di Brassica Olearacea. Il cavolfiore è caratterizzato da un’inflorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati. L’infiorescenza a corimbo, che può assumere una varia colorazione (bianca, paglierina, verde, violetta) costituisce la parte commestibile dell’ortaggio. Il cavolfiore ha numerose varietà, che vengono distinte in base all’epoca di maturazione, per cui vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio). Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre con differenti colorazioni, come ad esempio il cavolfiore verde di Macerata o il cavolfiore violetto di Catania. Il cavolfiore può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore. Può essere usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura. Contrariamente a ciò che si pensa, questo ortaggio può essere mangiato anche crudo, misto alle insalate. Si deve prendere solo la parte superiore del “fiore”, le cosiddette testine, il resto si può usare cotto come al solito, e tagliarle a fettine sottili il più possibile. Queste, aggiunte alle verdure miste, saranno una prelibatezza. Un buon misto può essere fatto da varietà diverse di cicorie, lattughe e indivie. E ancora, spinaci, cavolo cappuccio o verza, sempre tagliati sottili, cetriolo, pomodoro, rucola, valerianella o gallinella che dir si voglia, erba cipollina, tarassaco e infine cipolla, sempre tagliata sottile e da aggiungere alla fine. Il tutto condito con sale, limone e olio d’oliva.

 

 

Cannelloni ricette

 

Ricetta Ziti alla crema di cavolfiore

 

Risotti

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