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Pasta con Ragù di Agnello

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Ingredienti

Regolare le porzioni
400gr Pasta corta o Fettuccine o tagliatelle secche
100gr Piselli già sgranati
70gr Parmigiano Reggiano
qb Sale
500gr trita Polpa d'agnello Per Ragù di Agnello
1 Carote Per Ragù di Agnello
1 Cipolla Per Ragù di Agnello
1 costa Sedano Per Ragù di Agnello
1 foglia alloro Per Ragù di Agnello
1 rametto Timo Per Ragù di Agnello
1 cucchiaino Concentrato di pomodoro Per Ragù di Agnello
0,5 litri vedi nota Brodo vegetale Per Ragù di Agnello
1/2 bicchiere Vino rosso Per Ragù di Agnello
2 cucchiai Olio Evo Per Ragù di Agnello
qb Sale Per Ragù di Agnello

informazioni Nutrizionali

26g
Proteine
273k
Calorie
18g
Grassi
1g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Pasta con Ragù di Agnello

Pasta con Ragù di Agnello

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Pasta con Ragù di Agnello:
Mettere, nella pentola, olio evo e far rosolare la cipolla, la carota, il sedano tutti tritati a fuoco vivace mescolando.
Unire la carne e farla rosolare in tutte le sue parti.
Versare il vino rosso e far evaporare un po’, unire il concentrato di pomodoro, 1 mestolo di brodo vegetale, l’alloro e il rametto di timo.
Abbassare il fuoco e coprire la pentola con coperchio e cuocere per circa 60 minuti, rigirare la carne di tanto in tanto.
Mettere le fettuccine o tagliatelle o pasta corta secca come farfalle, penne, conchiglie, fusilli ecc. in una pentola con acqua bollente leggermente salata, aggiungere i piselli sgranati o surgelati e cuocere secondo le istruzioni riportate sulla confezione dal produttore, per quelle fatte in casa, invece, 4 minuti dalla ripresa del bollore.
Scolarle al dente la pasta con i piselli versarle nella pentola con il ragù di agnello e mescolare, spolverizzare con il parmigiano e mescolare bene.

  • 80
  • Serves 6
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Pasta con Ragù di Agnello

La Pasta con Ragù di Agnello è un primo piatto gustoso, ideale per un pranzo od una cena Pasquale in famiglia o con amici.

Per la Pasta con Ragù di Agnello disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Sgranare i piselli, lavarli sotto acqua corrente, scolarli e tenere da parte.

Se si desidera fare la pasta fresca fatta in casa:

Ingredienti: 400gr farina 00 – 4 tuorli – acqua calda – 1 pizzico di sale –

Setacciare con cura la farina sulla spianatoia, formare la fontana, mettere al centro le uova e un pizzico di sale.

Sbattere con una forchetta di legno le uova.

Incorporare la farina con la punta delle dita, partendo dai bordi della fontana.

Lavorare con le mani il composto per 15-20 minuti, amalgamando bene gli ingredienti e avendo cura di cospargere di tanto in tanto la spianatoia con un poco di farina.

Aggiungere, se fosse il caso, acqua calda.

Continuare in questo modo fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo, quando nella pasta iniziano a vedersi delle bollicine, raccoglierla formando una palla.

Lasciarla riposare in una ciotola per 30 minuti.

Altro modo: mettere gli ingredienti nella impastatrice con gancio o con l’impastatore a fruste ritorte e lavorarli fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, aggiungere acqua calda alla bisogna, velocità 4 per 10 minuti, eventualmente terminare la lavorazione a mano.

Lasciarla riposare in una ciotola per 30 minuti.

Tirare la sfoglia a mano, con il mattarello, o con la macchinetta a manovella o elettrica. ( Ampia o Imperia )

Nel primo caso la sfoglia va lavorata ancora con le mani per alcuni minuti e poi appiattita con il mattarello allargandola fino a formare un grande disco di spessore sottile ed omogeneo.

Si lascia riposare per 10 minuti coperta da un telo.

Con la macchina per tirare la pasta Ampia o Imperia

Passare l’impasto 10 volte    sul     N°       1

“              “   1      “        “       “         3

“              “   1      “        “       “         5 o 6

Per tagliatelle, tagliolini, fettuccine passare i fogli di pasta sottile nelle apposite trafile site sulla macchina Imperia o Ampia.

Montare sulla macchina l’accessorio per fettuccine o tagliatelle, passare le strisce di pasta ricavate e depositare le fettuccine fuoriuscite sulla spianatoia un po’ infarinata, sparigliarle in modo che non si attacchino le une con le altre.

Preparare il Ragù di agnello:

In una pentola con 0,5 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.

Pelare la carota, lavarla, tritarla e tenere da parte.

Lavare il sedano, pestarlo con la lama di un coltello, tritarlo e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, la foglia di alloro e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il rametto di timo e tenere

da parte.

Mettere, nella pentola, olio evo e far rosolare la cipolla, la carota, il sedano tutti tritati a fuoco vivace mescolando.

Unire la carne e farla rosolare in tutte le sue parti.

Versare il vino rosso e far evaporare un po’, unire il concentrato di pomodoro, 1 mestolo di brodo vegetale, l’alloro e il rametto di timo.

Abbassare il fuoco e coprire la pentola con coperchio e cuocere per circa 60 minuti, rigirare la carne di tanto in tanto.

Mettere le fettuccine o tagliatelle o pasta corta secca come farfalle, penne, conchiglie, fusilli ecc. in una pentola con acqua bollente leggermente salata, aggiungere i piselli sgranati o surgelati e cuocere secondo le istruzioni riportate sulla confezione dal produttore, per quelle fatte in casa, invece, 4 minuti dalla ripresa del bollore.

Scolarle al dente la pasta con i piselli versarle nella pentola con il ragù di agnello e mescolare, spolverizzare con il parmigiano e mescolare bene.

Distribuire la pasta in 6 piatti fondi individuali.

Servire in tavola direttamente nei piatti individuali.

Nota

DADO VEGETALE

Ingredienti: 250gr sale grosso – 300gr carote – 200gr sedano – 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) – 2 spicchi d’aglio – 10 foglie di salvia – 1 rametto rosmarino – 1 mazzetto prezzemolo – 4 vasetti Bormioli da 250gr –

Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.

Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.

A questo punto si possono intraprendere 2 vie:

una prevede la trasformazione del composto in “dado granulare” l’altra detta ”fase umida” prevede  che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per  fare il sottovuoto.

I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno.

Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale.

Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.

L’agnello è l’esemplare della pecora con meno di un anno d’età. Nasce dopo un periodo di gestazione di circa cinque mesi, e dopo un parto che dura da una a tre ore. Di solito la pecora dà alla luce uno o due cuccioli per figliata. Nella storia dell’uomo, l’agnello ha assunto forti connotati simbolici e ha sempre rappresentato timidezza e mitezza. Nella religione cristiana viene spesso associato all’Agnus Dei (“Agnello di Dio”) e all’agnello Pasquale. Si tratta di un animale addomesticato in epoca antichissima, diffuso attualmente in ogni continente. Vive principalmente in greggi, per gestire i quali l’uomo si affida spesso a cani pastore.

Il nome pecora (in latino pecus “bestiame di piccolo taglio” passato poi a identificare un singolo animale) è riservato all’adulto femmina, il maschio della specie è chiamato montone (o anche ariete), mentre il piccolo è denominato agnello fino a un anno di età. Gli agnelli vengono allevati principalmente per la carne, solo una parte viene infatti allevata per essere destinata alla riproduzione. È tradizione diffusa in molte zone d’Italia mangiare carne d’agnello nel giorno di Pasqua, l’agnello è del resto l ‘animale sacrificale per eccellenza nelle culture che si affacciano sul Mediterraneo. La carne di pecora ha un sapore caratteristico, e dall’odore particolare, soprattutto se l’agnello è molto giovane e di media costituzione. Una delle regioni dove è più utilizzata la carne di questa specie è l’Abruzzo, dove possiamo trovare la tradizionale pecora alla callara (o alla cottora) e i celeberrimi arrosticini anche se in realtà per preparare questi ultimi tradizionalmente veniva usato il cosiddetto “castrato”, ovvero il maschio che ha subito la castrazione. L’usanza di cucinare la carne di pecora è anche diffusa in un paese alle porte di Firenze, Campi Bisenzio qui viene preparata nella maggior parte dei casi in umido. In molte zone dell’Italia centrale l’agnello da latte, cioè con poco più di un mese di vita, da molti preferito per la carne tenera, è chiamato abbacchio.

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