Ingredienti
- 250gr Spaghetti
- 7 rami Tenerumifoglie di zucchine lunghe
- 1 spicchio Aglio
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
Direzione
Pasta e Tenerumi “A Pasta chi tinnirumi” alla Siciliana
La Pasta e Tenerumi “A Pasta chi tinnirumi” è un primo piatto ottimo da gustare ad un pranzo od a una cena con familiari ed amici.
Per la Pasta e Tenerumi
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Scegliere le foglie più verdi e sane dei tenerumi,
vedi nota, lavarle sotto acqua corrente,
sgocciolarle, tagliarle a striscioline e tenere da parte.
Pelare l’aglio
e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere l’aglio e farlo rosolare.
Eliminare l’aglio, e tenere da parte
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere i tenerumi, e cuocere per 5 minuti.
Aggiungere gli spaghetti per il tempo
indicato sulla confezione dal produttore.
Scolare buona parte del liquido di cottura,
versare in pentola l’olio e aglio preparato
e mescolare bene.
Togliere la pentola dal fuoco,
aggiungere pepe e mescolare.
Servire in tavola
su piatto individuale
a ciascun commensale.
Nota
La Pasta e Tenerumi è un primo piatto tipico della cucina tradizionale siciliana.
Con tenerumi, o tenerume, si intendono le foglie della zucchina che cresce sull’Isola, la zucchina lunga o zucchina serpente dalle foglie larghe dal colore scuro e vellutato che si raccolgono quando sono giovani e particolarmente tenere.
I tenerumi, proprio come le zucchine, hanno proprietà purificanti e diuretiche. Le foglie hanno una particolare consistenza vellutata che le rendono piacevoli al palato.
I tenerumi sono un ortaggio rinfrescante, ipocalorico (2 Kcal per etto) e depurativo grazie al contenuto di numerosi minerali, soprattutto potassio e vitamine A, B e C.
I tenerumi (raccolti da giugno a metà ottobre) si preparano lessati e si possono gustare da soli, come zuppa o con pasta o con riso.
La Pasta e Tenerumi si presenta come una via di mezzo tra un primo piatto asciutto e una minestra.
L’aglio (Allium sativum ) è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Lilliaceae.
Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
A causa della sua coltivazione molto diffusa l’aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell’antico Egitto.
L’odore caratteristico dell’aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’allina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile.
La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l’anno seguente, coi primi caldi. L’aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come Bagna cauda, pesto, aioli, tzatziki . La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati.
Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.
Si consigliava di tenere l’aglio addosso la notte che precede il 24 giugno (S. Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d’ Estate.