Ingredienti
- 200gr Farina 00Per Pasta
- 100gr BurroPer Pasta
- qb SalePer Pasta
- 600gr Petti di polloPer Ripieno
- 350gr di coltura FunghiPer Ripieno
- 80gr Prosciutto crudoPer Ripieno
- 30gr PancettaPer Ripieno
- 60gr Lingua salmistrataPer Ripieno
- 2 UovaPer Ripieno
- 1 piccolo Tartufo neroPer Ripieno
- 50gr mollica panePer Ripieno
- 1 CarotePer Ripieno
- 1 CipollaPer Ripieno
- 1 costa SedanoPer Ripieno
- 1 ciuffetto PrezzemoloPer Ripieno
- 60gr BurroPer Ripieno
- 2 bicchierini MarsalaPer Ripieno
- 4 cucchiai Olio EvoPer Ripieno
- 0,5 litri Brodo vegetalePer Ripieno
- qb PepePer Ripieno
- qb SalePer Ripieno
Direzione
Pasticcio di Pollo al Forno
Il Pasticcio di Pollo al Forno è un secondo piatto gustoso, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per il Pasticcio di Pollo al Forno disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere il burro dal frigorifero e lasciarlo a temperatura ambiente.
In una pentola con 0,5 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.
In una ciotola con acqua tiepida mettere la mollica di pane, strizzarla e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pelare le carote, lavarle, tritarle e tenere da parte.
Lavare il sedano, pestarlo con la lama di un coltello, tritarlo e tenere da parte.
Pulire con carta assorbente da cucina i funghi, togliere i gambi, tagliare la parte terrosa dai gambi, pulirli con carta assorbente da cucina, tritare finemente teste e gambi e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i petti di pollo, tagliarli a listarelle e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a filetti la pancetta e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a filetti la lingua salmistrata e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a listarelle il prosciutto crudo e tenere da parte.
Pulire con carta assorbente da cucina, il tartufo asportando tutte le impurità. Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, o con l’apposito attrezzo pela-tartufi affettarlo sottilmente e tenere da parte.
Preparare la pasta:
sul piano di lavoro fare la fontana con la farina, mettere al centro il burro,
1 pizzico di sale, 2 cucchiai di acqua fredda ed impastare il tutto al fine di ottenere un impasto liscio ed omogeneo, avvolgere l’impasto in un canovaccio pulito e far riposare per 30 minuti.
Questo impasto si deve ottenere nel più breve tempo possibile.
Preparare il ripieno:
In una padella antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo con 30gr di burro.
Aggiungere la cipolla, la carota, il sedano tutti tritati, la pancetta a filetti e far rosolare mescolando.
Unire i petti di pollo a listarelle, pepe, sale e cuocere per 30 minuti a fiamma bassa.
Durante la cottura versare 1 bicchierino di marsala e 3 cucchiai di brodo vegetale, mescolare di tanto in tanto.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il restante burro.
Aggiungere i funghi affettati, mescolare, cuocere per 20 minuti a fiamma bassa, a metà cottura pepare, salare, unire un po’ di prezzemolo tritato e mescolare.
Passare al tritatutto il prosciutto crudo, metà della carne di pollo e mettere il passato in una ciotola, versare il fondo di cottura del pollo, la mollica di pane strizzata, 1 tuorlo, 1 bicchierino di marsala, il brodo necessario per ottenere un composto omogeneo e morbido mescolando il tutto.
Stendere la pasta tolta dal canovaccio e formare 2 sfoglie, 1 della dimensione sufficiente a foderare interamente, fondo e pareti, di una pirofila da forno e l’altra per coprire la pirofila.
Cospargere con una noce di burro una pirofila da forno, foderare con la 1 sfoglia fondo e pareti, versare metà del composto appena preparato sul fondo e distribuirli bene a ricoprirlo, versare sopra un po’ di pollo a listarelle, un po’ di tartufo, i funghi a ricoprire il tutto, completare con l’altra metà del composto a ricoprire ancora tutta la superficie.
Disporre sopra la 2 sfoglia e chiudere bene ai bordi, spennellare tutta la superficie ed i bordi con 1 uovo sbattuto.
Infornare a forno caldo a 180°C per 40 minuti.
Servire in tavola direttamente nella pirofila di cottura.
Nota
Il pollo o Gallus gallus domesticus o Gallus sinae, è un uccello domestico derivante da varie specie selvatiche di origini indiane. I polli domestici sono sempre stati allevati per moltissimi scopi: carne, uova, piume, compagnia, gare di combattimento tra galli, motivazioni religiose, sportive od ornamentali. Il maschio riproduttore è più propriamente chiamato gallo, la femmina gallina; quando quest’ultima alleva i pulcini viene detta chioccia. A seconda dell’età e del peso il pollo viene definito anche: pulcino, fino a 3-5 mesi ed un peso di 500gr, pollo di grano, fino ad 1 anno e 1 kg di peso, pollo o pollastra, fino a maturità ed un peso di 1,5 kg circa, galletto il maschio giovane di circa 6 mesi, gallo ruspante quello al massimo di 10 mesi, cappone il maschio castrato all’età circa di due mesi che arriva fino a circa 2,5 kg. In natura i polli possono vivere da cinque a tredici anni a seconda della razza. Negli allevamenti intensivi, i polli da carne generalmente vengono abbattuti all’età di 6-14 settimane. Le razze selezionate per la produzione di uova possono fornire fino a 300 uova l’anno. Le galline ovaiole, raggiunta l’età di 12 mesi, cominciano a diminuire la capacità produttiva; vengono quindi macellate per ricavare alimenti per l’infanzia, alimenti per animali e altri prodotti alimentari. Il pollo più vecchio del mondo, secondo il Guinness dei primati, è morto all’età di 16 anni. Il termine “pulcino”, generico per i piccoli di uccelli, viene sovente identificato specificamente per i piccoli della gallina. Il periodo di cova dura all’incirca 3 settimane (nella cultura contadina si suole dire “21 giorni”), lo svezzamento dei pulcini circa un paio di mesi. Nell’ italiano come nelle varie forme linguistiche, dialettali nazionali e delle lingue regionali, vengono più spesso usati i termini gallina e gallo, con un preponderante riferimento alla prima definizione per indicare tutta la specie, data la sproporzione (in allevamento) fra il numero delle prime e quello dei secondi.