Ingredienti
- 300gr pollo
- 300gr Anatra
- 300gr faraona
- 1/2 bicchiere Vino bianco
- 1 bicchierino Marsala
- 200ml Panna fresca
- 100gr Besciamellapronta
- qb Sale
- qb Pepe
- 1 l Gelatinapronta
- 1 bicchiere Vino bianco
- 1 cucchiaio Erba cipollina
Direzione
Patè di pollame
Il Patè di pollame è ottimo per insaporire le tartine e per farcire le bruschette. il Patè di pollame è perfetto per un aperitivo od un antipasto elegante e gustoso. Il Patè di pollame è perfetto da servire freddo come antipasto o aperitivo.
Per il Patè di pollame disporre tutti gli ingredienti
dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
l’erba cipollina, tritarla e tenere da parte.
Utilizzare gli avanzi di carne cotta di pollo,
anatra e faraona oppure acquistare 300gr di carne per ogni specie di pollame,
mettere in una teglia da forno con olio evo, rosmarino,
½ bicchiere di vino bianco ed infornare a forno caldo a 180°C per 30 minuti.
Tagliare la carne a dadini metterla nel frullatore con la panna ed il vino.
Frullare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Versare il patè in una terrina ed amalgamare il marsala,
la besciamella, il sale, il pepe e mescolare con il cucchiaio di legno.
Se necessario aggiungere un po’ di panna
o di formaggio grana grattugiato per ottenere un composto sodo e morbido.
Regolare di sale e pepe.
Versare il composto in uno stampo rivestito con pellicola per alimenti
e far rassodare in frigorifero.
Preparare la gelatina secondo le istruzioni sulla confezione,
sostituendo parte del liquido previsto con il vino.
Amalgamare l’erba cipollina tagliata a pezzetti.
Far rassodare in un vassoio allo spessore di 1cm.
Tagliuzzarla e metterla intorno al patè sformato.
Nota
Il patè sarà ancor più gradito se servito con pane tostato non solo bianco ma anche integrale o pan brioche.
Il Patè di pollame è ideale per essere servito oltre che come antipasto anche per un buffet o una cena fredda..
Il pollo o Gallus gallus domesticus o Gallus sinae, è un uccello domestico derivante da varie specie selvatiche di origini indiane. I polli domestici sono sempre stati allevati per moltissimi scopi: carne, uova, piume, compagnia, gare di combattimento tra galli, motivazioni religiose, sportive od ornamentali. Il maschio riproduttore è più propriamente chiamato gallo, la femmina gallina; quando quest’ultima alleva i pulcini viene detta chioccia. A seconda dell’età e del peso il pollo viene definito anche: pulcino, fino a 3-5 mesi ed un peso di 500gr, pollo di grano, fino ad 1 anno e 1 kg di peso, pollo o pollastra, fino a maturità ed un peso di 1,5 kg circa, galletto il maschio giovane di circa 6 mesi, gallo ruspante quello al massimo di 10 mesi, cappone il maschio castrato all’età circa di due mesi che arriva fino a circa 2,5 kg. In natura i polli possono vivere da cinque a tredici anni a seconda della razza. Negli allevamenti intensivi, i polli da carne generalmente vengono abbattuti all’età di 6-14 settimane. Le razze selezionate per la produzione di uova possono fornire fino a 300 uova l’anno. Le galline ovaiole, raggiunta l’età di 12 mesi, cominciano a diminuire la capacità produttiva; vengono quindi macellate per ricavare alimenti per l’infanzia, alimenti per animali e altri prodotti alimentari. Il pollo più vecchio del mondo, secondo il Guinness dei primati, è morto all’età di 16 anni. Il termine “pulcino”, generico per i piccoli di uccelli, viene sovente identificato specificamente per i piccoli della gallina. Il periodo di cova dura all’incirca 3 settimane (nella cultura contadina si suole dire “21 giorni”), lo svezzamento dei pulcini circa un paio di mesi. Nell’ italiano come nelle varie forme linguistiche, dialettali nazionali e delle lingue regionali, vengono più spesso usati i termini gallina e gallo, con un preponderante riferimento alla prima definizione per indicare tutta la specie, data la sproporzione (in allevamento) fra il numero delle prime e quello dei secondi.