Petti di Tacchino al Burro
I Petti di Tacchino al Burro sono un piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per i Petti di Tacchino al Burro
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Spremere un limone nello spremiagrumi
e tenere il succo da parte, l’altro tagliarlo a fettine, servirà per la guarnizione.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
Lavare i petti di tacchino, asciugarli con carta assorbente da cucina,
batterli leggermente con il pesta-carne per rompere le fibre, salarli,
passarli nella farina e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il burro.
Aggiungere i petti di tacchino infarinati,
farli rosolare da ambo le parti a fuoco vivace,
togliere dal fuoco e spruzzarli con il succo di limone.
Allineare i petti di tacchino in una teglia da forno
e coprirla con carta di alluminio per alimenti.
Infornare a forno caldo a 190°C per 20 minuti.
Sfornare, disporre ordinatamente su di un piatto di portata i petti di tacchino,
irrorarli con il fondo di cottura e guarnire con le fettine di limone.
Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
I Petti di Tacchino al Burro si possono servire con un contorno di patatine fritte od al forno o con verdura fresca di stagione.
I tacchini (genere Meleagris) sono gallinacei snelli, con zampe piuttosto lunghe ed ali e coda proporzionalmente corte. Testa e parte superiore del collo appaiono bitorzolute, e dalla mandibola superiore del becco, breve robusto ed arcuato, pende nel maschio un’ escrescenza carnosa ed erettile di forma conica quando contratta e flaccida e pendula negli altri casi. Il tacchino “gloglotta”, quindi il suo verso è un gloglottio. In Europa, il tacchino fu introdotto poco dopo la scoperta dell’America. Nel XVI secolo esso era ancora rarissimo e ricercato, mentre oggi è uno dei più diffusi tra gli uccelli domestici. Il tacchino viene utilizzato soprattutto per la carne, l’incubazione, le uova e la piuma.
Grande consumo di tacchini si fa in alcuni paesi, specialmente in Inghilterra, per le feste di Natale. I maggiori paesi esportatori sono il Canada, l’Irlanda, l’Ungheria e la Iugoslavia.
In Italia si allevano tacchini di piccola mole (in parte esportati) soprattutto nell’Emilia e nel Mezzogiorno. Razze Italiane: Brianzolo, castano precoce, bronzato comune, bronzato dei colli Euganei, ermellinato di Rovigo, nero d’Italia, parma e piacenza, romagnolo. La carne di tacchino si distingue per il suo elevato apporto nutritivo associato ad una contenuta presenza di grassi, si tratta di una carne che dona tante proteine e pochi grassi e ciò spiega la sua affermazione nella cucina italiana. Tra i diversi tagli di carne di tacchino è molto nota la fesa, la parte corrispondente al petto del volatile, la quale può essere gustata sotto diverse forme. La fesa di tacchino è venduta intera, a fettine e come salume. La fesa intera è perfetta per la preparazione di arrosti delicati e magri, mentre le fettine possono essere cucinate in padella in pochi minuti, con burro e salvia o accompagnandole a verdure saltate. Dai muscoli del petto dei tacchini viene anche ricavato un ottimo salume, insaccato in una rete elastica e affumicato o spennellato sulla superficie con del caramello. Questo salume è ottimo da tagliare a fette e da gustare da solo oppure accompagnandolo con una saporita salsa tonnata o maionese. La salsa fatta con tonno, maionese, capperi, acciughe, limone e pepe è un connubio ideale tra la carne di tacchino e la salsa tonnata ottima anche per la preparazione di panini imbottiti. La più antica rappresentazione di un tacchino in pittura in Europa si trova nella “Stanza degli Uccelli” di Villa Medici a Roma, fatta affrescare a Jacopo Zucchi nel 1576-1580 da Ferdinando I De’ Medici.