Petti di Tacchino con Mousse di Porri

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Petti di Tacchino con Mousse di Porri

I Petti di Tacchino con Mousse di Porri sono un piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena Natalizia o per le festività in famiglia o con amici.

Per i Petti di Tacchino con Mousse di Porri disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pulire, lavare, il porro, tagliare ed eliminare la parte verde ed il fondo con le radici, tagliarlo a pezzi e tenere da parte.

Pelare, sgranare la melagrana e tenere i chicchi da parte.

In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.

Lavare i petti di tacchino, asciugarli con carta assorbente da cucina, batterli leggermente con il pesta-carne per rompere le fibre, salarli, passarli nella farina e tenere da parte.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare i pezzi di porro per 7 minuti a fiamma moderata a fine cottura scolarli.

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 30gr dil burro.

Aggiungere i porri, pepare, salare e farli saltare mescolando.

Coprire la padella e cuocere per altri 10 minuti.

Mettere nel bicchiere del mixer i porri cotti, un po’ di acqua di cottura servita per lessarli, 2 cucchiai di olio evo, azionare il mixer fino ad ottenere una mousse liscia ed omogenea e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo ed il restante burro.

Aggiungere i petti di tacchino infarinati, farli rosolare da ambo le parti a fuoco vivace, pepare, salare, togliere dal fuoco e tenere da parte.

Suddividere in 6 piatti piani la mousse di porri, appoggiare sopra la mousse 1 fetta di tacchino e decorare con i chicchi di melagrana.

Servire in tavola direttamente nei piatti individuali preparati.

Nota

I Petti di Tacchino con Mousse di Porri si possono servire con un contorno di patatine fritte od al forno o con verdura fresca di stagione.

I tacchini (genere Meleagris) sono gallinacei snelli, con zampe piuttosto lunghe ed ali e coda proporzionalmente corte. Testa e parte superiore del collo appaiono bitorzolute, e dalla mandibola superiore del becco, breve robusto ed arcuato, pende nel maschio un’ escrescenza carnosa ed erettile di forma conica quando contratta e flaccida e pendula negli altri casi.  Il tacchino “gloglotta”, quindi il suo verso è un gloglottio. In Europa, il tacchino fu introdotto poco dopo la scoperta dell’America. Nel XVI secolo esso era ancora rarissimo e ricercato, mentre oggi è uno dei più diffusi tra gli uccelli domestici. Il tacchino viene utilizzato soprattutto per la carne, l’incubazione, le uova e la piuma.

Grande consumo di tacchini si fa in alcuni paesi, specialmente in Inghilterra, per le feste di Natale. I maggiori paesi esportatori sono il Canada, l’Irlanda, l’Ungheria e la Iugoslavia.

In Italia si allevano tacchini di piccola mole (in parte esportati) soprattutto nell’Emilia e nel Mezzogiorno. Razze Italiane: Brianzolo, castano precoce, bronzato comune, bronzato dei colli Euganei, ermellinato di Rovigo, nero d’Italia, parma e piacenza, romagnolo. La carne di tacchino si distingue per il suo elevato apporto nutritivo associato ad una contenuta presenza di grassi, si tratta di una carne che dona tante proteine e pochi grassi e ciò spiega la sua affermazione nella cucina italiana. Tra i diversi tagli di carne di tacchino è molto nota la fesa, la parte corrispondente al petto del volatile, la quale può essere gustata sotto diverse forme. La fesa di tacchino è venduta intera, a fettine e come salume. La fesa intera è perfetta per la preparazione di arrosti delicati e magri, mentre le fettine possono essere cucinate in padella in pochi minuti, con burro e salvia o accompagnandole a verdure saltate. Dai muscoli del petto dei tacchini viene anche ricavato un ottimo salume, insaccato in una rete elastica e affumicato o spennellato sulla superficie con del caramello. Questo salume è ottimo da tagliare a fette e da gustare da solo oppure accompagnandolo con una saporita salsa tonnata o maionese. La salsa fatta con tonno, maionese, capperi, acciughe, limone e pepe è un connubio ideale tra la carne di tacchino e la salsa tonnata ottima anche per la preparazione di panini imbottiti. La più antica rappresentazione di un tacchino in pittura in Europa si trova nella “Stanza degli Uccelli” di Villa Medici a Roma, fatta affrescare a Jacopo Zucchi nel 1576-1580 da Ferdinando I De’ Medici.

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Petti di Tacchino con Mousse di Porri