Piccata alla Romana

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Piccata alla Romana

La Piccata alla Romana è un secondo piatto ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per la Piccata alla Romana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Spremere un limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a filetti il prosciutto crudo e tenere da parte.

In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.

Lavare le fettine di vitello, asciugarle con carta assorbente da cucina, batterle leggermente con il pesta-carne per rompere le fibre, pepare, salare, passarle nella farina e tenere da parte.

In una padella antiaderente capiente mettere a sfrigolare 70gr di burro.

Mettere le fettine e farle rosolare da ambo le parti a fiamma vivace.

Depositare le fettine di vitello su di un piatto di portata.

Nella padella con il sugo di cottura aggiungere il restante burro, il prosciutto crudo a filetti e far rosolare per 5 minuti a fiamma moderata, mescolare.

Unire 1 cucchiaio di succo di limone e cuocere ancora per 2 minuti mescolando.

Versare la salsina appena preparata sulle fettine di vitello e cospargere con il prezzemolo tritato.

Servire in tavola direttamente nel piatto di portata.

Nota

La Piccata alla Romana si può accompagnare nella stagione estiva con verdura fresca a piacere e nella stagione invernale con un purè di patate o di spinaci.

Vitello (dal latino vitellus, diminutivo di vitulus) è il nome del bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, di peso inferiore ai 250 kg.

Rispetto alle relative carni da cucina, si distinguono due tipi di vitello:

Vitello comune, bovino precocemente svezzato e alimentato con foraggi e mangimi

Vitello sanato (o semplicemente “sanato”), vitello maschio castrato alimentato fino al raggiungimento del peso indicato, esclusivamente con latte e, negli ultimi mesi prima della macellazione, latte addizionato con uova

Data la giovane età di macellazione del bovino, la carne di vitello è considerata “bianca”.

Con questa denominazione s’intendono i bovini macellati in età compresa tra i 12 e i 18 mesi. La carne di vitellone, considerata anch’essa “bianca”, contiene meno acqua di quella del più giovane vitello, con differenze che vanno dal 20% al 30% in meno.

Si tratta di carne meno tenera, ma più gustosa di quella del vitello.

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Piccata alla Romana